Gela. Dopo l’arresto, il presunto boss Salvatore Rinzivillo, ritenuto il nuovo
capo dell’omonima famiglia di cosa nostra, tenta la carta del riesame.
Le mosse di Rinzivillo al centro di due indagini. I suoi legali di fiducia, gli avvocati Grazio Ferrara e Roberto Afeltra, si rivolgeranno proprio ai magistrati del riesame nel tentativo di ottenere una misura alternativa al carcere. L’udienza è stata fissata per la prossima settimana. Rinzivillo, fratello degli ergastolani Crocifisso e Antonio, è stato uno dei punti focali di ben due indagini, coordinate dai pm della procura di Roma e da quelli di Caltanissetta, insieme ai poliziotti del commissariato, agli agenti della mobile nissena e ai finanzieri del Gico. Dopo aver lasciato il carcere, Salvatore Rinzivillo si sarebbe occupato di intrecciare rapporti criminali ed economici lungo l’asse Gela-Roma, ma estendendo gli interessi della famiglia anche fuori dai confini italiani.