Gela. Una protesta comune, che va oltre la manifestazione nazionale contro l’alternanza scuola-lavoro.
Gli studenti di tutta Italia, Gela compresa, oggi non sono andati a scuole e non si sono presentati nelle aziende o negli enti presso i quali svolgono i percorsi di alternanza. Secondo loro quei corsi servono solo a sfruttarli ed a sottrarli agli studi, soprattutto per chi frequenta il quinto anno ed è atteso dagli esami di stato.
Politicamente qualcuno arriva a sostenere che queste esperienze che si traducono troppe volte in vero e proprio lavoro gratuito.
Davanti al liceo Scientifico Elio Vittorini si sono radunati migliaia di studenti di quasi tutte le scuole superiori gelesi. Nel mirino la provincia, che con la scusa di essere commissariata non investe nelle manutenzioni. E così stamattina gli studenti hanno lamentato di scuole a pezzi, aula magna inagibile, carenza di aule, scale di sicurezza inutilizzabili, mura scrostate etc.