“Iv nel centrosinistra, giusto dialogare”, Orlando: “Non condivido le uscite di destra di Di Stefano”

 
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Orlando e l'altro consigliere dem Antonio Moscato

Gela. I dem, a Palazzo di Città, stanno sostenendo il progetto del sindaco Di Stefano e le urne hanno dato ragione alla scelta. Quello del Partito democratico è il gruppo consiliare più ampio, con sei esponenti. Nessuno, a partire dall’assessore e commissario cittadino Giuseppe Arancio, si attende un eventuale voltafaccia dal primo cittadino. Ci sono accordi, a partire dalla rappresentanza in giunta, che vanno rispettati, questo emerge dalla dirigenza del Pd. I democratici non si nascondono e hanno subito colto al volo la prospettiva di un centrosinistra che dal “modello Gela” possa ancora ampliare i confini. Ieri, lo stesso Arancio e il consigliere Fava hanno spiegato che il dialogo con Italia Viva può essere più di una semplice “fascinazione”. Ci sono assonanze con i renziani e quelli del Pd sono per la linea dell’allargamento. “Sono assolutamente d’accordo – dice il capogruppo consiliare Gaetano Orlando – io considero Italia Viva un partito di centrosinistra. Non ho condiviso diverse posizioni espresse da Renzi ma per il resto parliamo di esponenti locali, come il segretario Giuseppe Ventura, che per un lungo lasso di tempo hanno militato nel Pd. Il centrosinistra plurale deve essere una prospettiva praticabile e importante per rafforzare quest’area politica. Iv era nell’agorà anche se successivamente hanno deciso di sostenere la candidatura Cosentino, posizione che secondo me è stata scellerata”.

Orlando remore invece ne mostra parecchie quando si tratta di approcciare recenti decisioni del primo cittadino. La nomina nell’Organismo indipendente di valutazione andata all’avvocato Anna Comandatore, ex consigliere comunale di area Musumeci e candidata alle amministrative sotto il logo di Forza Italia, non convince per nulla il capogruppo democratico. “Non ne sapevamo nulla – precisa – non c’è stata alcuna condivisione rispetto a questa scelta. Sentirò il resto della coalizione. Non condivido queste uscite di destra del sindaco. Non capisco perché si debba aprire in modo così netto al centrodestra che alle amministrative supportava un altro progetto. Non ho nulla contro il professionista nominato, sicuramente di assoluto valore, però decisioni per organismi di controllo così importanti, secondo me, andrebbero valutate insieme agli alleati”. Una nomina, quella per l’Oiv, che ha spiazzato gran parte degli alleati e che potrebbe preludere ad altri innesti di centrodestra, ad iniziare dalla giunta. Il sindaco Di Stefano punta ad avere le mani libere per dare rappresentatività a tutti i sostenitori, considerati decisivi per l’esito favorevole del ballottaggio, e per garantirsi interlocuzioni istituzionali a trecentosessanta gradi; gli alleati progressisti però vorrebbero che un certo perimetro di coerenza politica non venisse oltrepassato.

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