“Iv all’opposizione della giunta Di Stefano”, Zappietro: “Piena sintonia con il partito”

 
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Il consigliere Iv Alberto Zappietro

Gela. La scelta del patto largo tra moderati e centrodestra li ha portati a sostenere, in modo convinto, l’alleanza con in testa l’ingegnere Grazia Cosentino. Per i renziani di Italia Viva, l’esito elettorale è stato probabilmente diverso da quello inizialmente ipotizzato, anche a seguito del primo turno. Il patto largo si è fermato al ballottaggio e la lista ha assicurato un unico consigliere, l’ingegnere Alberto Zappietro (per lui è la prima volta tra gli scranni). Come già riferito dal coordinatore provinciale Giuseppe Ventura, Iv non si rivede nel centrodestra ma certamente è all’opposizione della giunta Di Stefano. “Questa è la nostra collocazione – dice proprio Zappietro – è un posizionamento consiliare che confermiamo”. Il futuro più immediato del gruppo locale dei renziani potrebbe trovare sbocchi differenti, qualora maturassero novità nazionali. I vertici romani del partito hanno aperto trattative e interlocuzioni con l’area di centrosinistra e non trascurano comunque proprio la tradizione di centro, con un possibile progetto che qualcuno ha ribattezzato “Margherita 2.0”.

Il leader Matteo Renzi, in queste settimane, sta vagliando il “campo largo” con forze progressiste, a partire dal Pd, seppur ci sia un’evidente ritrosia da parte soprattutto dei grillini del Movimento cinquestelle. “Dopo il periodo estivo – precisa Zappietro – ci saranno iniziative politiche con il partito locale. I contatti sono costanti e c’è piena sintonia. E’ evidente che qualora ci fossero novità nazionali, potrebbero determinarsi sviluppi nei territori. Allo stato, Italia Viva conferma il suo ruolo di opposizione alla giunta Di Stefano”. L’esponente di Iv, in questi giorni, ha chiesto ufficialmente all’amministrazione comunale e alla presidenza del consiglio un primo atto forte, per posporre la scadenza del termine di presentazione delle istanze dei creditori dell’ente. Chi volesse far valere il proprio credito, in questa fase di dissesto, ha tempo infatti fino al 26 agosto (i componenti della commissione straordinaria di liquidazione hanno prorogato quello iniziale di luglio). Secondo il consigliere, però, serve un lasso temporale maggiore, almeno fino a settembre.

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