Gela. Le prime riflessioni sulla delibera che ha disposto l’aumento Irpef, sulla base degli obblighi imposti dal dissesto, sono iniziate all’indomani del voto in consiglio comunale. Ora, è stata formalizzata una richiesta di annullamento in autotutela. A proporla è un gruppo di consiglieri, di maggioranza e opposizione. Di fatto, durante i lavori d’aula passò un emendamento dei civici, per un’esenzione in favore di fasce reddituali non superiori ai 15 mila euro. Su proposta firmata dal dirigente al settore bilancio, si ritiene che il provvedimento vada annullato. Il rischio è che l’ente incassi meno del dovuto e sotto dettami del dissesto. A questo punto si cercherà di ritornare sull’atto. Durante il dibattito d’aula, venne espresso parere non favorevole dai revisori dei conti e una parte dell’aula, soprattutto tra le fila del centrodestra d’opposizione, non espresse voto favorevole.
Una questione che a distanza di pochi giorni dal voto fu subito posta alla presidenza del consiglio comunale, che si è attivata. Chiaramente, l’eventuale annullamento determinerà una inevitabile riapertura del dibattito politico. Lo stesso sindaco Lucio Greco parlò, riferendosi principalmente all’emendamento per l’esenzione, di un’iniziativa che poteva essere evitata, dato che la normativa prevede già interventi di questo tipo. C’è chi fece cenno ad un tentativo dei civici di forzare la mano, solo a fini elettoralistici.
