Irpef, “danno erariale non esiste”: Di Stefano, “nostra iniziativa per i ceti deboli”

 
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Licata, Di Stefano, i consiglieri comunali e il gruppo dirigente di "Una Buona Idea"

Gela. “Danno erariale? Non esiste”. Dai civici, che nelle scorse settimane hanno proposto e ottenuto l’approvazione dell’emendamento sull’esenzione dagli aumenti Irpef, arrivano valutazioni che escludono conseguenze per l’ente rispetto all’atto autorizzato dal civico consesso. Oggi pomeriggio, d’urgenza, l’aula consiliare è chiamata a pronunciarsi sull’annullamento in autotutela. Per gli uffici tecnici e secondo un gruppo di consiglieri, bisogna fare un passo indietro. L’esenzione farebbe incamerare somme per una soglia inferiore rispetto a quella preventivata, in difformità ai dettami del dissesto. “Come si fa a porre questioni simili – dice l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano – se attualmente non c’è una previsione di incasso e manca un bilancio? Capisco che la situazione attuale possa incidere sulle decisioni dei consiglieri ma non ci sono elementi per ritenere che l’emendamento possa arrecare un danno all’ente comunale”. Secondo l’ex assessore, non sono fondate neppure le possibili criticità sulle modalità di approvazione dell’emendamento. “Si cita l’articolo 36 – aggiunge – ma dove è scritto che un consigliere non possa presentare più volte un emendamento? È facoltà di ogni consigliere proporre anche migliaia di emendamenti. La questione non si pone e non a caso non l’hanno posta né il presidente del consiglio né il segretario generale, durante la seduta. Basta leggere l’articolo”.

Di Stefano è assolutamente convinto del fatto che l’iniziativa concretizzata con l’emendamento sia fondata. “È stato fatto di recente a Palermo – aggiunge – noi abbiamo giocato di anticipo. Ricordiamo che la finanziaria regionale stabilisce incassi ulteriori dalle royalties di “Argo-Cassiopea”. A Palermo, subito dopo l’ufficialità di stanziamenti dal governo nazionale, il consiglio si è prodigato per ridurre le aliquote Irpef. Solo adesso, nell’atto che va in consiglio, si indicano previsioni di entrata che non c’erano affatto quando abbiamo proposto l’emendamento. Sono comunque mere previsioni di incasso per una fascia reddituale che probabilmente non pagherà mai, vista la situazione economica. Si potrà attingere dalle maggiori entrate delle royalties del gas e non si intacca nulla. Se la commissione che sarà nominata per il dissesto non dovesse accogliere queste soluzioni, c’è comunque un intero anno per rimediare”. Secondo l’esponente civico, l’annullamento in autotutela è “solo per mettere nella testa di qualche consigliere la paura di un danno erariale che non esiste”. Inoltre si dice “pronto ad ogni confronto pubblico”. “La nostra iniziativa è finalizzata a tutelare i ceti più deboli”, conclude.

1 commento

  1. Si tutelano invece così facendo i più furbi e non più deboli. Questo modo di fare politica per le proprie poltrone a suffraggio di quelli che lavorano legalmente e non come i furbi che lavorano a nero e che vengono tutelate, costituisce un danno erariale di non introito a discapito della collettività.

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