Ipotesi di bilancio definita, tutto passa dalle royalties: “Con l’ok possiamo ridurre le tasse”

 
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Gela. Gran parte delle sorti finanziarie del municipio, stretto dagli obblighi del dissesto, passa ancora una volta dalle royalties estrattive. È stato il tema portante del tavolo istituzionale indetto dal sindaco Di Stefano e tenutosi questa mattina in municipio. Se l’opposizione di centrodestra ha quasi del tutto disertato l’appuntamento, gli alleati del primo cittadino, con in testa dem (che hanno schierato i pezzi da novanta) e pentastellati, vogliono intestarsi il tentativo di arrivare allo sblocco dei fondi royalties, attualmente vincolati per circa trenta milioni di euro. Il “Salva Gela” pare ormai messo da parte, sostituito da un tentativo concreto, soprattutto politico, per il varo di una norma che permetta di destinare, magari anche solo per una parte e temporaneamente, i fondi royalties al risanamento dei numeri del bilancio. Gli uffici comunali, monitorati dal sindaco e dai tecnici del settore, hanno definito una ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. I fondi royalties permetterebbero di chiudere la partita in tempi brevi, con un segno positivo e la prospettiva di mettersi alle spalle il dissesto, “abbassando le tasse già dal prossimo anno”, fa notare il sindaco. Senza gli stanziamenti versati dalle aziende del settore estrattivo, invece, il risanamento finanziario dovrebbe dipanarsi nell’arco di cinque anni e senza dare alcuna possibilità di manovra all’amministrazione. Attualmente, sotto dissesto, si fa fatica a garantire pure i servizi minimi: lo hanno fatto notare gli assessori presenti all’incontro. I dem all’Ars hanno già predisposto un emendamento alla legge finanziaria che apre alla possibilità per il Comune di accedere ad un contributo per gli enti in dissesto, superando il vincolo dei 25 mila abitanti. Le opposizioni al governo regionale si stanno muovendo compatte su un fronte che darebbe la stessa possibilità ad almeno altri sette importanti Comuni siciliani in dissesto. Il nucleo più delicato rimane quello delle royalties. Va strutturata una norma che metta al riparo da possibili impugnazioni. I deputati regionali del Pd, del Movimento cinquestelle ma anche dell’Mpa vorrebbero raggiungere l’obiettivo. Le modalità vanno definite con precisione. Si ragiona su una norma chiaramente “generale e astratta” che non potrà riguardare solo la vicenda Gela. Ci sono contatti con gli uffici tecnici sia della Regione sia del Ministero dell’interno.

Se gli uffici finanziari del Comune e l’amministrazione decidessero di forzare la mano, chiudendo il bilancio stabilmente riequilibrato con fondi royalties, quindi vincolati, ma senza la copertura di una norma specifica, allora il parere contrario dei revisori dei conti sarebbe quasi scontato. “È assurdo che questo Comune sia in dissesto nonostante abbia in cassa almeno trenta milioni vincolati, che sono quelli delle royalties”, ha detto il parlamentare regionale M5s Nuccio Di Paola. Gli alleati del sindaco sono pienamente disposti anche a concedere la paternità politica al governo regionale purché si autorizzi l’uso degli stanziamenti attualmente in cassa. Sulla retroattività si discute inoltre rispetto all’arco temporale di riferimento. Saranno settimane cruciali per il destino finanziario di un municipio che potrebbe innestare la marcia veloce qualora arrivasse l’ok all’uso dei fondi royalties oppure proseguire a marce basse fino a conclusione del mandato dell’attuale giunta, qualora non arrivasse il via libera.

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