Interventi sui tre impianti del sistema fognario costiero, sì dall’Autorità di bacino

 
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Gela. L’ultima conferenza di servizi risale a due settimane fa e l’amministrazione comunale ha preso contezza, per la prima volta dato che si tratta di una giunta appena insediata, del progetto per il riordino del sistema fognario costiero e per la manutenzione straordinaria degli impianti del settore fognario e depurativo. L’iter è portato avanti dall’Assemblea territoriale idrica del presidente Conti. L’iniziativa, nel suo complesso, poggia su lavori destinati a rendere più efficienti gli impianti a ridosso della bretella Borsellino, nei pressi dell’ex lido “La Conchiglia” e nell’area dell’Acropoli, tutti gestiti da Caltaqua. Dalla Regione, attraverso l’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, sono stati rilasciati il nulla osta idraulico e il parere di compatibilità idrogeologica e idraulica. C’è un pieno assenso che segue quelli già arrivati da altri enti competenti in materia. Il vero punto interrogativo riguarda il finanziamento a copertura dei costi, per almeno un milione e mezzo di euro.

L’amministrazione comunale vuole vagliare l’opzione del Pnrr, per cercare di capire se possano esserci spazi praticabili. Pare inoltre che Caltaqua si sia mossa proprio con la Regione, al fine appunto di individuare eventuali fondi disponibili. Gli interventi sono finalizzati ad evitare che i reflui dei tre sistemi possano finire sulla spiaggia, come spesso capita soprattutto davanti a precipitazioni abbondanti. Per l’impianto della bretella Borsellino “è stato progettato un collettore in Pfrv Dn 1200 che permetterà di recapitare le acque in prossimità del porto, direttamente in mare”. Il sistema nella zona dell’ex lido “La Conchiglia” invece è destinato ad avere un “un collettore in Pfrv Dn 1200 che permetterà di recapitare le acque direttamente in mare”. Infine, nel sistema dell’Acropoli, con il collegamento all’impianto di depurazione, “si è scelto di raddoppiare il collettore, posando una tubazione interamente in pressione che permetterà di oltrepassare agevolmente i numerosi ostacoli plano-altimetrici presenti nelle aree di intervento”. Viene sottolinato ancora che “la tubazione verrà posta sull’estradosso del ponte poggiato sulla banchina, senza nessuna influenza sul regime idraulico del fiume Gela, in quanto non determina un restringimento della luce del ponte”. Su questo tipo di attività l’Autorità di bacino ha rilasciato i necessari provvedimenti.

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