Interconnessione Cimia-Disueri, Fava: “Interventi prima possibile, definire competenze”

 
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Gela. In settimana, l’assessore regionale all’agricoltura Salvatore Barbagallo, insieme a rappresentanze degli operatori del territorio, dei Comuni e con la presenza del parlamentare Ars Salvatore Scuvera, ha effettuato un sopralluogo tra le infrastrutture delle aree rurali, a partire dalle dighe. Servono manutenzioni consistenti per siti che sono stati lasciati al loro destino fin troppe volte. Le campagne soffrono la sete pure quando piove, dato che l’acqua accumulata nei bacini artificiali viene in gran parte rilasciata in mare, evitando rischi di tenuta strutturale. Solo in quest’ultimo periodo, temporaneamente, è stato permesso che l’acqua, poca, accumulata a Comunelli finisse negli invasi degli agricoltori. Tra le urgenze, c’è sicuramente il ripristino definitivo dell’interconnessione tra le dighe Cimia e Disueri. Consentirebbe di non disperdere l’acqua, mettendo una pezza ad una crisi strutturale palese. L’Ars ha approvato variazioni per interventi nelle aree rurali locali. L’assessore Giuseppe Fava, che insieme all’altro esponente della giunta Filippo Franzone sta seguendo questo delicato capitolo, insiste affinché ci sia una quantificazione immediata delle somme necessarie non solo al ripristino urgente dell’interconnessione ma anche alla sostituzione integrale della condotta, troppo spesso guasta e non utilizzabile. In questi giorni, ha avuto contatti con riferimenti tecnici della Regione. “Prima possibile bisognerà chiarire la competenza sull’interconnessione – precisa – deve intervenire l’assessorato all’agricoltura oppure il dipartimento acqua e rifiuti? Inoltre, vanno stimate le somme necessarie per i lavori. Mi risulta che un progetto sia già stato definito”. Secondo l’assessore dem bisogna anzitutto effettuare una valutazione direttamente sul posto, con un tecnico.

“Poi, c’è da riunire tutte le parti interessate, dagli assessorati regionali e fino all’Ati, passando per il nostro Comune – conclude – non si può aspettare ancora”.

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