Gela. La procura ha chiesto l’archiviazione. Secondo i pm, non ci sono condizioni per ritenere che lungo il fiume Gela si siano verificati fenomeni di inquinamento ambientale da collegare alla responsabilità dell’ex sindaco Domenico Messinese e di uno dei manager di riferimento della società Caltaqua, Sanchez Alfonso Gavira. Entrambi risultavano indagati, sulla base di denunce formalizzate dalle associazioni Aria Nuova e Amici della Terra, presiedute da Saverio Di Blasi ed Emanuele Amato. Proprio le associazioni, che da anni segnalano anomalie e la presenza di sostanze pericolose lungo il fiume, hanno formalizzato l’opposizione e davanti al gip hanno chiesto che gli accertamenti investigativi proseguano. Come è stato spiegato dai legali, gli avvocati Joseph Donegani e Salvo Macrì, già dalle verifiche effettuate sul posto gli investigatori individuarono sversamenti di possibili reflui non depurati dal sistema “Acropoli” di Caltaqua. L’impianto di sollevamento avrebbe avuto disfunzioni nel trattare certi quantitativi.
Nell’opposizione si precisa che gli inquirenti non esclusero sversamenti durante le ore notturne e al primo mattino, con diversa fauna che spesso si sarebbe abbeverata dai rigagnoli formati dai reflui. Per i pm, però, non ci sarebbero riscontri concreti, anche se hanno confermato la necessità di un adeguamento degli impianti. Le associazioni hanno concluso per una prosecuzione delle indagini a carico dell’ex sindaco e del manager di Caltaqua. Le difese negano completamente che possa esserci un nesso. Sarà il gip a pronunciarsi.