Gela. L’assessorato regionale all’Industria ha riconosciuto al Comune la possibilità di introitare le somme relative all’attività di estrazione, stoccaggio e ricerca di greggio, condotta dal colosso energetico Eni.
Il Governo regionale riconoscerà alla città 1,2 milioni di euro che dovranno essere destinati esclusivamente per le infrastrutture. Nei prossimi anni le somme potrebbero lievitare sensibilmente, perché legati agli investimenti del colosso energetico Eni nel territorio.
Sono stati i consiglieri comunali, Giuseppe Morselli e Guido Siragusa, ad intercettare il decreto regionale avviato dal 2000 dall’assessorato all’Industria. “Il comune potrà utilizzare le somme presentando progetti esecutivi”, sostiene Lillo Speziale, onorevole all’Ars e presidente della commissione Antimafia, che ha incontrato a Palermo l’assessore all’Industria, il prefetto Giosuè Marino, il direttore regionale, Gianluca Galati, e i due massimi dirigenti che hanno competenza col territorio e interloquiscono in materia di estrazione e ricerca petrolifera.
“Abbiamo chiesto di mutuare la norma sulle Royalties, fatta da me – spiega Speziale – Anziché ricorrere ad una procedura farraginosa è stata posta l’esigenza di predisporre un atto per attribuire al Comune direttamente le risorse.
Essendo in discussione la possibilità di altri rinnovi che vanno a scadere, queste somme potrebbero aumentare anche in modo esponenziale nei prossimi mesi.
La legge prevede che l’assessore deve intervenire con atti amministrativi. Abbiamo chiesto di modificare l’atto amministrativo e destinare le somme direttamente ai Comuni. Nelle prossime 48 ore l’assessorato regionale farà valutare al proprio ufficio legale la possibilità di intervenire amministrativamente.
Ove non possibile, sul piano amministrativo, si produrrà una modifica alla legge di riferimento (la 14 del 2000), e l’assessore in seconda opzione sarebbe chiamato ad inserire un emendamento da inserire nel maxi emendamento che il governo presenterà all’esame dell’assemblea per il 12 aprile”.