Gela. Febbre alta e persistente per svariati giorni, mal di testa, dolori articolari e tosse. Sono alcuni tra i sintomi più comuni dell’influenza stagionale e la loro intensità sta avendo ripercussioni anche sugli accessi al pronto soccorso, aumentati di circa il 20-25 per cento in tutta la Panisola.La Sicilia si conferma tra le regioni , maggiormente colpite da casi di sindrome similinfluenzale insieme allaProvincia autonoma di Bolzano, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania e Puglia.
Nella prima settimana del 2025, i casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 667.000, per un totale di circa 5.851.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età, in cui l’incidenza è pari a 21,4 casi per mille assistiti (21,7 nella settimana precedente).
Anche in città è confermato questo dato. La pediatra Angela Averna che ha prestato servizio al pronto soccorso pediatrico del Vittorio Emanuele durante il weekend appena trascorso ha registrato un notevole incremento di piccoli pazienti, tutti con febbre molto alta. La Averna pensa che si dovranno aspettare ancora un paio di settimane per raggiungere il picco dell’influenza.
La pediatra durante il turno al pronto soccorso ha inoltre riscontrato un aumento delle malattie esantematiche tra i più piccoli.
” Una precauzione importante che possono prendere i genitori è la somministrazione delle immonuglobuline e anticorpi contro io virus dell’influeza. Inoltre sarebbe bene evitare gli sbalzi di temperatura che giocano un ruolo importante” ha dichiarato il filippo balbo, dirigente dell’ unità operativa di pediatria e noeonatologia al Vittorio Emanuele.
Se l’incidenza dei casi è stabile nelle fasce di età pediatrica, la curva epidemiologica è in aumento nei giovani, negli adulti e negli anziani.