Gela. Sono preoccupati dai ritardi. Non ricevono gli stipendi da almeno due mesi. Questa mattina, si sono fermati i lavoratori dell’azienda elettrostrumentale Irmes, impegnata nell’indotto della bioraffineria Eni. Sono circa sessanta i dipendenti di una società, attualmente commissariata per una procedura di concordato. E’ il giudice competente a dover autorizzare gli stanziamenti e per questo motivo i lavoratori temono tempi ancora più lunghi. Le segreterie provinciali di Fiom, Fim e Uilm, stanno seguendo l’intera vicenda. I dipendenti Irmes attendono riscontri certi.
“Le famiglie di questi operai sono preoccupate”, fanno sapere le organizzazioni sindacali del comparto. Nel tempo, ci sono state attività di acquisizione di quote della società, soprattutto da parte di un’altra azienda locale. I cantieri nel sito Eni sono stati confermati, sulla base del contratto formalizzato con la stessa Irmes. Oggi, la mobilitazione ha fatto il paio con quella del personale della Icos, attualmente fermo e in stato di agitazione.