Gela. In primo grado, ad inizio gennaio, era stata dichiarata la prescrizione. Una decisione, quella pronunciata dal giudice del tribunale di Gela, che ha ugualmente convinto i difensori dell’ex direttore generale del Comune Renato Mauro e di alcuni dipendenti dell’ente a presentare appello. I giudici di secondo grado hanno rivisto la pronuncia e per i fatti relativi all’inchiesta sul Gruppo di azione costiera hanno emesso l’assoluzione. “Perché il fatto non sussiste”, questa la formula letta dai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta. Una decisione nel merito che i legali di Mauro e degli altri imputati, Salvatore Lombardo, Luigi Buttiglieri, Silvia Triberio, Vincenzo Grifasi e Giuseppe Butticè, ritenevano potesse arrivare già in primo grado. In base alle accuse, ci sarebbero state delle irregolarità nella fase preliminare del programma di finanziamento, previsto per il rilancio del comparto ittico e più in generale della pesca e del mare. Secondo gli inquirenti, sarebbero state poste firme false su alcuni verbali. Accuse che sono cadute per tutti gli imputati. La difesa di Mauro, sostenuta dall’avvocato Giacomo Ventura, in appello è tornata a spiegare che i verbali, considerati del tutto regolari, non erano comunque atti pubblici, ma semplici note per l’adesione al programma, che toccava più Comuni ed enti. A Mauro, che allora era direttore generale del municipio, era contestata anche l’istigazione a delinquere.
Su questo punto, la difesa ha indicato l’assenza di qualsiasi requisito giuridico per ipotizzarla. Le attività istruttorie legate ai finanziamenti del Gac furono regolari, come ha anche indicato l’avvocato Calogero Giardina, che a sua volta ha avanzato ricorso in appello. Già in primo grado, tutti i legali degli imputati (ci sono inoltre gli avvocati Giuseppe Condorelli e Rudy Maira), avevano insistito per ottenere l’assoluzione nel merito. E’ stato sostenuto che alcuni dei dipendenti comunali, in quel periodo in servizio alla direzione generale del Comune, non avevano neanche preso parte alle riunioni tecniche del Gac. I giudici di appello hanno emesso un’assoluzione con formula piena.