Gela. Il rinvio a giudizio risale allo scorso febbraio. Davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, in due devono rispondere all’accusa di aver favorito un giro di prostituzione in città. Gli incontri sessuali a pagamento avrebbero coinvolto giovani ragazze dell’est Europa, soprattutto romene. Di nove coinvolti, però, si sono perse le tracce e già il gup del tribunale Silvia Passanisi aveva dovuto stralciare le loro posizioni. Si tratta di cittadini romeni che avrebbero avuto un ruolo importante nel presunto giro di prostituzione. Secondo le contestazioni, i due gelesi che ne devono rispondere in giudizio sarebbero stati clienti e allo stesso tempo organizzatori di appuntamenti dietro pagamento, in città, a Niscemi e Acate.
Sono difesi dagli avvocati Giovanna Cassarà e Giuseppe Cascino. Pare che alcuni incontri venissero fissati nella zona della stazione ferroviaria, per poi raggiungere luoghi più appartati. In aula, per l’apertura del dibattimento, si tonerà a febbraio.
