"Incontrare il sindaco? Non c'è questa esigenza", Caci: "Vicende politiche solo dopo il bilancio"

Quello Mpa potrebbe essere un varco che il sindaco tiene aperto verso un contesto centrista che potrebbe trovare sponde proprio nel progetto di coalizione che sta alla base del “modello Gela”, forse da ritoccare nel prossimo futuro

30 agosto 2025 17:40
"Incontrare il sindaco? Non c'è questa esigenza", Caci: "Vicende politiche solo dopo il bilancio" -
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Gela.  In settimana, a conclusione dell'incontro avuto con la delegazione del Pd, il sindaco Di Stefano ha messo sul tavolo aspetti anche nuovi rispetto alla solita “grammatica” politica e amministrativa di un anno di governo della città. Ha espressamente parlato di un allargamento ad altri partiti e dell'opzione (forse anche più che una semplice opzione) della ricandidatura per un secondo mandato, allo scopo di puntare alla continuità progettuale. I dem, certamente, vogliono far contare i numeri delle amministrative del 2024 e attendono l'evolversi della situazione programmatica prima di sbilanciarsi anima e corpo a sostengo di un Di Stefano bis. Questioni che tra le file della maggioranza sembrano interessare poco gli autonomisti dell'Mpa, punto di un'alleanza che non sempre ha seguito la corrente che va per la maggiore nel “modello Gela”. “Se ci sono gruppi politici che hanno sentito l'esigenza di avere un chiarimento con il sindaco - dice il riferimento Mpa Rosario Caci - è giusto che l'abbiano fatto presente. Onestamente, l'Mpa non ha questa necessità. Proseguiamo nel nostro lavoro all'interno dell'amministrazione comunale”. Caci non si discosta da una certa visione organizzativa, già esposta da Di Stefano. “Io concordo con il sindaco quando spiega che le questioni politiche o di strategia andranno affrontate dopo aver adempiuto a importanti scadenze amministrative – aggiunge - e soprattutto a seguito del varo del bilancio stabilmente riequilibrato. Mi sembra la soluzione migliore”. Ormai diversi mesi fa, a conclusione delle provinciali di secondo livello, sembrava che il rapporto politico tra gli autonomisti e il sindaco fosse già logoro. Man mano, il primo cittadino e i lombardiani hanno però ripreso una certa frequenza nel dialogo e più volte il sigillo Mpa è stato richiamato pure nella prospettiva dell'allargamento politico della coalizione, qualora gli autonomisti assumessero posizionamenti diversi da quelli di centrodestra, che attualmente occupano in Regione e in Provincia. Quello Mpa potrebbe essere un varco che il sindaco tiene aperto verso un contesto centrista che potrebbe trovare sponde proprio nel progetto di coalizione che sta alla base del “modello Gela”, forse da ritoccare nel prossimo futuro, sulla scorta di esigenze programmatiche ed elettorali.

In foto il sindaco Di Stefano e il riferimento Mpa Caci

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