“Incompatibilità Cosentino è evidente”, Donegani: “Non si può essere controllore e controllato”

 
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Miguel Donegani e l'avvocato Paolo Cafà

Gela. “Giustamente, il segretario generale ha posto la questione in aula consiliare. Il consigliere Cosentino è incompatibile e spero che la vicenda possa risolversi anche solo bonariamente. Noi andiamo avanti”. Miguel Donegani, leader del laboratorio politico “PeR”, ribadisce le ragioni dell’azione avviata per ottenere la declaratoria di incompatibilità dell’ingegnere, risultata sconfitta al ballottaggio dal sindaco Di Stefano. Il caso è al centro di un’azione avviata dall’avvocato Paolo Cafa’ del laboratorio “PeR”, più suffragato nella lista ma rimasto fuori dall’aula. Ha dato mandato al legale Joseph Donegani. Cosentino, questa mattina in consiglio, ha escluso che possano esserci cause concrete di incompatibilità. “Sulla base di quello che è stato detto oggi in aula – aggiunge Donegani – procederemo per acquisire il contratto dell’ingegnere con Impianti Srr e l’ordine di servizio. Lei coordina il servizio rifiuti in città ed è in maniera evidente controllato e controllore di sé stessa. Impianti Srr eroga servizi al Comune di Gela”. L’ex deputato regionale insiste su un punto. “Come abbiamo già detto nella nostra campagna elettorale – continua – siamo sempre per il ripristino della legalità”.

Donegani e gli esponenti del laboratorio politico sono convinti di un altro punto, considerato inconfutabile sul piano  normativo. “Il seggio spetta al candidato del laboratorio “PeR” – dice inoltre – la disciplina in materia non dà altre possibilità. Spero che la questione si risolva con la surroga e che l’ingegnere Cosentino prenda atto di non poter svolgere il ruolo di consigliere comunale. Noi siamo comunque pronti ad un’azione giudiziaria proprio per ripristinare la legalità. L’incompatibilità è evidente a tutti e devo dire che si tratta pure di una questione di opportunità. C’è poco da aggiungere. Spero che ci evitino di chiamare in causa Srr e Impianti. Sarebbe spiacevole in una fase così difficile per la città. Il consiglio deve svolgere a pieno una funzione di controllo. Non si può essere, contemporaneamente, parte e controparte”.

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