Inchista “agromafie”, Cgil: “Fondamentale strappare le aziende alla mafia”

 
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Giudice e Mannino

Palermo. Gli arresti di oggi nella Sicilia orientale, eseguiti dalla guardia di Finanza di Caltanissetta nell’ambito dell’inchiesta della Dda nissena sono “l’ulteriore dimostrazione che non bisogna mai abbassare la soglia di attenzione nella lotta quotidiana alla mafia e che il terreno dei beni e delle aziende confiscate continua a essere uno snodo nevralgico”. Lo affermano Alfio Mannino, segretario generale Cgil Sicilia e il segretario regionale responsabile per la legalità Ignazio Giudice.

“Sottrarre alla mafia un’azienda o un bene è un atto fondamentale – sottolineano Mannino e Giudice – ma altrettanto fondamentale è restituirla al territorio nella legalità, garantendo il prosieguo delle attività e tutelando i lavoratori , cosa che ancora oggi si stenta a fare visto che molte delle aziende sequestrate o confiscate chiudono battenti o restano sotto l’influenza mafiosa”. Mannino e Giudice sostengono che “se l’impresa sana e competitiva è fondamentale per il territorio e la sua economia, altrettanto lo è per i lavoratori che vanno tutelati e non abbandonati al ricatto dei poteri criminali o alla disperazione della perdita del lavoro. Un plauso dunque a magistratura e forze dell’ordine per l’operazione in corso ma anche un appello alle istituzioni competenti a vigilare e a fare in modo che dalle macerie di un economia malata condizionata dalla mafia nasca un tessuto produttivo sano che dia e garantisca occupazione”.

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