Inchiesta “Tetragona” cinque imputati preferiscono il patteggiamento

 
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Gela. Sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione e traffico di stupefacenti. Davanti al Gup Marcello Testaquadra cinque imputati hanno preferito il patteggiamento.

Rigettati invece le richieste di concordare la pena per sei collaboratori di giustizia, incriminati nell’ambito dell’inchiesta “Tetragona”. Ieri l’ennesimo atto di una indagine frazionata in diversi tronconi.

Nel dettaglio Paolo Palmeri ha patteggiato a 6 mesi, Salvatore Cavallo ad 1 anno e 4 mesi, Salvatore Cravagna 10 mesi e 20 giorni, Paolo Di Maggio a 5 mesi, Enrico Maganuco a 8 mesi. Rigettato invece il ricorso al patteggiamento per Carmelo Massimo Billizzi, Crocifisso Smorta, Salvatore Terlati, Paolo Portelli, Angelo Cavaleri e Carmelo Barbieri.

Nell’inchiesta Tetragona della squadra mobile e del commissariato sono contenuti diversi episodi di estorsioni, ma anche la ricostruzione della faida tra la cellula dei Rinzivillo e degli Emmanuello.

Dopo i morti sul campo lasciati tra luglio e agosto 1999, gli Emmanuello e i Rinzivillo raggiunsero un accordo. Il collaboratore Terlati ricorda che dopo la faida avvenne la consacrazione degli Emmanuello ai vertici della famiglia.

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