Inchiesta compostaggio, l'accusa di irregolairtà ambientali: parte giudizio
L'attività di indagine condotta dalla procura, portò al sequestro dell'impianto e della stessa società Ato Cl2 in liquidazione, poi dissequestrati
Gela. Per la procura, ci furono irregolarità e violazioni, in materia ambientale, nella gestione del sistema di compostaggio di contrada Brucazzi, ancora oggi al centro di valutazioni di mercato per l'eventuale acquisizione da parte della Srr4. Davanti al giudice Fabrizio Giannola, questa mattina, è partito il giudizio a carico, tra gli altri, dell'attuale commissario Ato in liquidazione Giuseppe Lucisano. L'attività di indagine condotta dalla procura, portò al sequestro dell'impianto e della stessa società Ato Cl2 in liquidazione, poi dissequestrati. Il sistema di Brucazzi, da allora, non ha più ripreso a regime e i Comuni dell'ambito continuano a conferire in altri siti, a costi elevati. Per gli inquirenti, ci sarebbero stati sversamenti di percolato e un sistema di raccolta non in regola. In fase di incidente probatorio, però, vennero escluse situazioni di contaminazione. Il commissario Lucisano e gli organi tecnici hanno sempre spiegato di aver efficientato l'impianto, escludendo anomalie o irregolarità di tipo ambientale. Insieme al commissario, sono a processo i riferimenti della società che si occupava della gestione del sistema di compostaggio e il responsabile tecnico di Ato. L'attività istruttoria, in dibattimento, andrà avanti nel corso delle prossime udienze.
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