Incendio Sughereta, dem: "È stato fatto tutto per prevenirlo? Serve un tavolo tecnico"
Le richieste arrivano dal gruppo del Pd

Niscemi. Il vasto rogo che ha distrutto un'ampia area della Sughereta di Niscemi ha lasciato il segno e il sindaco Conti ha parlato di un piano criminale, finalizzato ad arrecare danni e non solo. I dem, davanti alla devastazione, vogliono analizzare con molta attenzione la situazione venutasi a creare. Il segretario cittadino del Pd Carlo Pisa chiede un tavolo tecnico con tutte le autorità competenti e soprattutto pone l'accento sugli adempimenti previsti dalla normativa. "L’irreparabile è stato già compiuto e consumato, sarà stato un disegno criminale? Non abbiamo ancora dati ufficiali sulle cause per poterlo affermare. Si ipotizza un incendio voluto e quindi doloso. Saranno gli organi inquirenti a stabilirlo e nel caso di dolo ci auguriamo possano essere individuati gli ignoti criminali e assicurati alla giustizia. Fatta questa breve introduzione, per evitare che tutto questo possa ripetersi in futuro, dovremmo fare un po' il punto della situazione - spiega Pisa - dovremmo capire quel che non ha funzionato sul piano della prevenzione e della mitigazione del rischio incendi e poi individuare interventi immediati per avviare la rigenerazione del patrimonio boschivo distrutto. Detto ciò, qualche interrogativo è giusto porselo. Il patrimonio boschivo della Riserva Naturale della Sughereta rappresenta per la comunità di Niscemi e per l’intero territorio siciliano uno dei beni più preziosi. Per ogni bene prezioso che si detiene ognuno di noi dovrebbe mettere in campo tutti gli accorgimenti possibili per custodirlo e metterlo al riparo dai possibili pericoli. E’ stato così per la Riserva Orientata di Niscemi e per i nostri boschi? E’ stato fatto di tutto per evitare danni e per mitigare il rischio incendio? E’ stato approntato un piano antincendio per come previsto dalle normative vigenti? Sono stati eseguiti tutti gli interventi per prevenire e limitare i danni al verificarsi degli incendi? E’ stato approntato un serio e continuo monitoraggio con mezzi mobili e con postazioni fisse, come torrette di avvistamento o anche con innovativi sistemi tecnologici? Sono state avviate campagne di sensibilizzazione e di valorizzazione del nostro patrimonio boschivo? Quali progetti sono stati individuati e proposti dai vari enti preposti al fine di attingere finanziamenti Pnrr o della programmazione europea da utilizzare per queste finalità Qualcuno, l’Azienda Foreste Demaniali di Caltanissetta, quale ente gestore della Riserva, l’Ispettorato delle Foreste di Caltanissetta e il Comune di Niscemi per la competenza sui boschi di proprietà comunali, dovrebbe essere chiamato a dare delle risposte agli interrogativi posti". A maggior ragione, Pisa sostiene l'esigenza di un tavolo tecnico. "Adesso chiediamo che la Regione, il Comune e gli altri enti possano istituire urgentemente un tavolo tecnico con il coinvolgimento delle associazioni di tutela ambientale che operano sul territorio affinché si possa approntare in maniera veloce un serio piano di rigenerazione del patrimonio boschivo che preveda interventi di ricostruzione dell’ecosistema nel rispetto di quella biodiversità che aveva elevato quel pezzo di territorio a sito di interesse comunitario", conclude.