Gela. C’è anche un bracciante agricolo gelese tra i tredici finiti davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Ragusa. L’indagine della guardia di finanza. Devono tutti rispondere di truffa. Avrebbero percepito le indennità stagionali versate dall’Inps ma, in realtà, non avrebbero mai lavorato. L’azienda finita al centro dei controlli condotti dai militari della guardia di finanza non sarebbe mai esistita. Così, davanti al gup ibleo ci sono non solo gli operai che risultavano assunti ma anche l’imprenditore che avrebbe organizzato la presunta truffa. I contributi venivano incassati dallo stesso imprenditore e dai braccianti ma, in realtà, non ci sarebbe stata alcuna attività svolta. Addirittura, dalle indagini emerse che neanche il terreno individuato come sede dell’azienda sarebbe stato nella disponibilità dell’imprenditore vittoriese poi denunciato. Il bracciante agricolo gelese, difeso dall’avvocato Salvo Macrì, dovrà rispondere alle accuse davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Ragusa. Si riprenderà ad ottobre. La procura iblea ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti i coinvolti.