Gela. Continua a far discutere l’inaugurazione del parco coke della Raffineria. La presenza del clero, oltre che del presidente del tribunale, Alberto Leone e delle autorità politiche è apparsa inopportuna al movimento 5 stelle.
“Abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso che ha visto protagonisti l’Eni, le istituzioni e il Clero – denunciano in una nota – Ad uno dei parchi presenti all’interno dello stabilimento in cui è contenuto il pet-coke, è stata realizzata una copertura”.
“Premesso che il pet-coke non dovrebbe esistere nel nostro territorio – dicono i Grillini – e che comunque non dovrebbe essere utilizzato e bruciato con metodologie obsolete che non rispettano il diritto alla salute e il territorio, non capiamo come possa la copertura di uno dei parchi essere soggetta ad una inaugurazione che ha visto come protagonisti le istituzioni e il Clero, che si è prestato alla benedizione del sito. Adesso abbiamo il pet-coke benedetto. Siamo rammaricati nel constatare che la costruzione del capannone, che sarebbe dovuta avvenire almeno 10 anni fa, possa essere stata interpretata dal sindaco, protagonista del taglio del nastro con tanto di elmetto Eni, come un momento di festa.
Nel momento in cui l’ENI chiederà la presenza delle Istituzioni per l’inaugurazione di una tecnologia che andasse in favore dell’ambiente e della salute dei cittadini smantellando gli effetti cancerogeni e mutageni del pet-coke, saremmo lieti di vedere il Sindaco di Gela tagliare il nastro. Fino ad allora rimaniamo speranzosi che non accadano più rituali inutili e offensivi per la società e che la nostra politica inizi ad adoperarsi per la tutela del territorio piuttosto che per la sua svendita materiale e umana”.