Il matrimonio in villa s’ha da fare

 
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Gela. Dopo il caos e le polemiche create dal caso Antonio Scimè  e Jessica Malandrino, finalmente sposi. Alle 17,44 nella chiesa San Francesco il prete Giammusso li ha dichiarati marito e moglie.

In città non si parla di altro da diversi giorni. Dopo la querelle per il malcontento degli anziani della villa, molti i commenti favorevoli che rimbalzano via facebook. Un apri pista per coloro che vorranno progettare il loro matrimonio in un’inconsueta villa. Gli sposi avevano ottenuto un’ordinanza per utilizzare la villa comunale Giuseppe Garibaldi, privatamente. Cinque cento invitati, un’orchestra famosa e una location d’eccezione. Un bene culturale appartenente a tutti per un giorno è divenuto d’uso privato e questo potrebbe essere il primo di una lunga serie. Lo sposo arrivato con una moto side car, è stato accompagnato dalla madre. La villa comunale è divenuta la cornice ideale per due sposi che hanno coronato il loro sogno d’amore. Antonio in un sol giorno ha realizzato i desideri di una vita. Da piccolo desiderava sposarsi in villa e ieri tra le polemiche è riuscito ad ottenere quanto chiedeva all’amministrazione comunale. Mano nella mano, occhi contro occhi gli sposi a tratti non hanno retto alla commozione.

“Voglio fare un grande augurio agli sposi e ringraziarli per aver scelto di coronare la loro storia d’amore nel bellissimo scenario della Villa Comunale- dice Angelo Fasulo-  è un segnale importante di come anche e soprattutto i giovani gelesi abbiano capacità e voglia di tornare a valorizzare tradizioni e luoghi della propria città”. Le polemiche ed il caos, durante i preparativi ai giardini pubblici oggi hanno taciuto. Niente e nessuno ha fermato l’originale idea degli sposi divenuta realtà. “L’evento- dice il sindaco-  è una sperimentazione importante  e ci auguriamo che questo sia il primo di tanti altri. Ovviamente faremo in modo di regolamentare il tutto per evitare anche il più piccolo disagio ai cittadini. Si va oltre la consueta prassi di andare a cercare locali fuori dai confini cittadini e si sceglie Gela, con un notevole ritorno economico e di immagine.

Se questo diventasse una consuetudine, potrebbe contribuire ad avviare un processo virtuoso per la crescita e la valorizzazione delle nostre bellezze”. Un brindisi sigillo d’amore per una coppia che ha fatto “scoppiare” il  caso e che ha accesso i riflettori sulla villa comunale tornata in auge. 

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