Gela. Il ritorno quasi a pieno regime all’attività istituzionale in municipio è coinciso, oggi, con una seduta di giunta, convocata dal sindaco Lucio Greco. C’era l’esigenza di dare seguito ad alcune delibere di routine e al provvedimento sui centri estivi. La ripresa non è stata segnata da particolari accenni politici. Il sindaco Lucio Greco, come ha più volte sostenuto pubblicamente, dà priorità alla fase finanziaria assai tribolata che attraversa Palazzo di Città ormai da mesi. Un primo ciclo di atti è stato chiuso e ora se ne apre un altro che dovrà culminare nell’approvazione del piano di riequilibrio, da trasmettere alla Corte dei Conti. Gli adempimenti sono assai complessi e il lavoro si preannuncia tutt’altro che leggero. Si va verso anzitutto la prova del rendiconto 2022, mentre quello del 2021, con un disavanzo complessivo da 118 milioni di euro, è stato approvato ben prima dello stop estivo. Sono tutte tappe assolutamente irrinunciabili. L’amministrazione comunale sa che il carico di lavoro che grava sugli uffici finanziari è certamente di difficile gestione. La presenza di un dirigente non a tempo pieno è un’altra incognita che non facilita l’attività. L’avvocato Greco e gli assessori continuano ad avere contatti e confronti con i revisori dei conti e non smettono di richiedere consulti agli esperti che ormai seguono l’intero evolversi della crisi. Sono tanti i punti da affrontare, passando inoltre dalle delicate variazioni di bilancio e dalla destinazione delle royalties estrattive.
Venerdì è fissata una conferenza dei capigruppo consiliari, in presenza degli stessi revisori. L’amministrazione ci sarà anche per fornire all’assise riscontri utili proprio sul tema delle variazioni di bilancio. Il primo cittadino, anche di recente, ha confermato di essere aperto a qualsiasi contributo, sia della maggioranza che dell’opposizione. Pare ancora convinto dell’esigenza di una verifica interna, da tenersi nei prossimi giorni. Intorno allo stesso tavolo, dovrebbero sedersi gli assessori e i consiglieri che sostengono il progetto amministrativo. Tra i punti in sospeso, rimangono la nomina dell’assessore che dovrebbe occuparsi del settore urbanistica ma anche una riflessione più generale che possa delineare il da farsi fino a conclusione del mandato, senza trascurare le sorti dell’in house Ghelas multiservizi (la proroga tecnica scade a fine settembre).