Gela. Una petizione contro la cattiva gestione del servizio idrico e i rapporti tra Caltaqua e l’amministrazione comunale. “Caltaqua non rispetta gli impegni”. Ad annunciarla è Saverio Di Blasi, referente del comitato politico Trinakria e presidente dell’associazione ambientalista Aria Nuova. “La società Caltaqua continua a non garantire una fornitura quotidiana di acqua – accusa Di Blasi – ma nessuno interviene. Ogni volta, con scuse anche banali e fuorvianti, interrompono l’erogazione. La cosa che più stupisce è il silenzio-assenso del sindaco Domenico Messinese. Vogliamo capire chi tutela i diritti dei cittadini che, inverosimilmente, continuano ad essere vessati dalla società spagnola capace solo di ordinare tagli ai contattori anche per piccole inadempienze. Una procedura al limite della costituzionalità che tutela la società e non i contribuenti, costretti a sostenere ulteriori costi per i riallacci. Inoltre, il servizio di fornitura di acqua procede a singhiozzo. Le troppe rotture che interessano la condotta principale – aggiunge Di Blasi – quasi legittimano Caltaqua a sospendere l’erogazione per giorni interi e attendere i tempi biblici delle riparazioni. Nessuno si sente in obbligo a garantire il servizio avviando provvisorio alternativo”. In verità, negli scorsi giorni erano insorti i residenti delle abitazioni non servite dalla condotta principale, lamentando l’assenza del servizio di fornitura alternativo con mezzi gommati.
“In alcuni quartieri l’acqua manca da mesi”. Anche l’ormai ex assessore ai Lavori pubblici, Carmelo Casano, aveva chiamato in danno la società Caltaqua per non ultimare i cantieri di lavoro avviati per la posa della condotta idrica. Attualmente molte vie sono regolarmente aperte al transito e impraticabili per le condizioni della sede stradale. “Alcune aree urbane non hanno acqua ormai da mesi – incalza Saverio Di Blasi – Aspetteremo fino ad ottobre, poi avvieremo una petizione popolare per chiedere le dimissioni del sindaco, troppo distante dal tutelare gli interessi dei cittadini che lo hanno voluto sognando un cambiamento. In questa situazione ha un ruolo particolare anche la procura, alla quale abbiamo sporto formale denunce come associazione ambientalista “Aria nuova”. L’acqua arriva in ritardo e quando viene erogata presenterebbe sostanze inquinanti con una particolare presenza di trialometani. Anche in questa circostanza siamo in attesa che la giustizia faccia il suo corso”.