Gela. La concordia politica nella maggioranza “arcobaleno” del sindaco Lucio Greco è una casella ancora non sbarrata. La giunta-bis varata dall’avvocato tutto ha fatto salvo che tacitare gli animi. Tra i più critici, come hanno dimostrato le parole del consigliere comunale Alessandra Ascia, ci sono sicuramente i dem. Il Pd è ormai parte di un fronte-contro, interno alla maggioranza, che annovera un altro partito di peso, Forza Italia, e una parte dello schieramento civico, quello che si rifà a “Una Buona Idea”, movimento fondato tra gli altri dal vicesindaco Terenziano Di Stefano. Non hanno gradito il metodo-Greco né il benvenuto politico che il primo cittadino ha voluto tributare all’Udc, ora in maggioranza (e anche in giunta). “Sulla giunta non do giudizi – ha spiegato il consigliere Ascia – è Greco che deve dimostrare di avere la levatura da sindaco. Se condividerà le scelte solo con una parte degli alleati, è normale che ci troverà in disaccordo”. Un affondo che si è sentito tra le fila dei lealisti di Greco. Il gruppo politico vicino all’avvocato, in realtà, non ha mai visto di buon occhio la presenza democratica nell’alleanza né tifa per la tendenza al protagonismo amministrativo che la segreteria Di Cristina ha subito voluto imprimere al rapporto politico con il sindaco. “Non capisco come il Pd possa continuare a lasciare in giunta l’assessore Robilatte, dopo le feroci critiche mosse al sindaco dal consigliere Ascia – dice l’indipendente Vincenzo Cascino – a meno che non prenda nettamente le distanze dalla sua compagna di partito ed ex presidente del consiglio comunale. Diversamente, non verrebbero rispettati i principi morali su cui si dovrebbe reggere una maggioranza”. Cascino l’aveva già fatto con i civici di “Una Buona idea”, a loro volta fortemente in disaccordo con la ricetta politica di Greco, e adesso si rivolge al Pd.
“Per rispetto di tutti i cittadini gelesi, mi aspetto una dichiarazione da parte dell’assessore Robilatte – aggiunge – perché se condividesse le dichiarazioni del consigliera Ascia, non dovrebbe perdere più di un minuto a rassegnare le dimissioni. In questo momento particolare, la nostra città ha bisogno di chiarezza e di comportamenti seri, responsabili e coerenti”. Cascino dimostra di aver nuovamente ripristinato l’intesa con Greco, soprattutto dopo il sì all’ingresso in giunta dell’avvocato Giuseppe Licata. I “fedelissimi” fanno intendere che non accetteranno più il dissenso interno, soprattutto se con assessori al seguito.
Fuori il PD dalla maggioranza? Magari fosse vero!!!!