Gela. «È stato fatto un importante passo avanti per la gestione degli esuberi nell’indotto nella raffineria dell’Eni». L’hanno detto i rappresentanti di Confindustria, della direzione del petrolchimico, di Legacoop Sicilia e dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, al termine di una riunione svoltasi ieri, a porte chiuse, a 24 ore di distanza dallo sciopero dei metalmeccanici che chiedevano il rispetto degli accordi sottoscritti in prefettura, l’avvio di nuove commesse di lavoro e garanzie occupazionali per il futuro.
«Le parti – si legge in un documento diffuso in serata – hanno identificato il bacino delle imprese dell’indotto storico, i cui lavoratori in esubero costituiranno la lista di disponibilità occupazionale permanente» alla quale «tutte le aziende potranno attingere per l’esecuzione di opere e appalti nel territorio, secondo le modalità contenute nel protocollo d’intesa» sottoscritto l’estate scorsa.
Il confronto proseguirà la prossima settimana per la finalizzazione e la definizione delle modalità di gestione della stessa lista, eliminando così ogni possibile arbitrio e forme clientelismo nelle scelte. Sono 1200 gli operai interessati. Sino ad oggi però poche aziende hanno riassorbito lavoratori espulsi dal ciclo produttivo.