In difficoltà con le banche, pagò per essere “riabilitata”: due professionisti accusati di truffa

 
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Gela. Soldi in cambio della riabilitazione della sua posizione finanziaria davanti alle banche e alle società di credito. Accusati di truffa. Uno stratagemma che, però, sarebbe stato utilizzato solo per raggirare una donna. I soldi vennero incassati ma le sofferenze bancarie e di credito rimasero del tutto irrisolte. Adesso, a rispondere di truffa davanti al giudice Manuela Matta, sono l’imprenditore Fabio Fasulo e il professionista agrigentino Giuseppe Deni. Stando alle indagini condotte anche dai militari della guardia di finanza, il sistema delle false riabilitazioni sarebbe stato utilizzato per incassare denaro. La donna finita al centro del caso si è costituita parte civile con l’avvocato Rosario Giordano. Si tornerà in aula il prossimo 8 febbraio: in quell’occasione verranno sentiti i primi testimoni. Sia Fabio Fasulo che Giuseppe Deni, negli scorsi anni, sono finiti al centro delle indagini soprattutto sul fronte dei sistemi illeciti organizzati per aggirare il fisco.

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