Gela. Domani, l’assise civica tornerà ancora una volta su un tema mai tramontato e che probabilmente continuerà ad impegnare l’aula anche nelle prossime settimane. Il destino di tanti progetti, già finanziati e in alcuni casi con cantieri completati, passa dalle variazioni di bilancio. Il tema è assai delicato anche all’indomani della scelta di intraprendere la via del dissesto. In settimana, ci sono già state sedute d’aula dedicate alle variazioni portate dalla giunta ma accompagnate da parere negativo dei revisori dei conti. I civici di “Una Buona Idea”, attraverso l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, hanno acceso l’opzione di un intervento diretto proprio della giunta, che avrebbe tutte le carte in regola per approvarle. L’aula è piuttosto incerta, a maggior ragione con un parere negativo dei revisori. “L’ho già spiegato nel corso dell’ultima seduta – dice il consigliere di “Rinnova” Alessandra Ascia – analizzando il Testo unico sugli enti locali, penso che non si ravvisino riscontri tra queste variazioni e quelle invece previste dalla disciplina. Sono convinta che non si tratta di variazioni di bilancio”. Il consigliere entra nello specifico.
“Sono atti rilasciati a seguito di un mancato impegno finanziario per l’anno 2022 – continua – ma ritengo che si tratti di interventi di tipo gestionale che non possono essere trattati come variazioni. Al massimo, potrebbero essere considerati debiti fuori bilancio”. L’amministrazione comunale, attraverso il sindaco e gli assessori, ha già fatto sapere che se non venissero approvate le variazioni, pur con parere negativo dei revisori, non solo ci sarebbero rischi consistenti per i progetti ma l’ente si caricherebbe di un debito non inferiore ai venticinque milioni di euro.