Gela. Dopo il tragico schianto di sabato mattina, sono state trasferite in città, nella prima serata di ieri, le salme del sessantasettenne Gaetano Martines e del figlio trentasettenne Gianluca Martines, morti sul colpo lungo un tratto dell’autostrada A2. I funerali si terranno nel pomeriggio di oggi (dalle 16) nella chiesa Regina Pacis. Gli inquirenti campani hanno deciso di non effettuare l’autopsia sui cadaveri, ritenendo che il terribile impatto contro il guard rail, in un tratto ricompreso tra Eboli e Campagna, in provincia di Salerno, sia stato causato da un possibile colpo di sonno del conducente. Il furgone Citroen Berlingo era condotto da Gaetano Martines e a bordo c’era anche l’altro figlio, Giuseppe, rimasto ferito e trasportato d’urgenza all’ospedale di Eboli. Una tragedia che ha colpito profondamente l’intera famiglia. I Martines stavano rientrando in città per un periodo di ferie. Erano impegnati in lavori edili a Roma.
Lo schianto mortale si è verificato poche ore dopo la partenza dalla capitale. I legali della famiglia, gli avvocati Sebastiano Pizzardi e Gaetano D’Arma, probabilmente, cercheranno comunque di ricostruire la dinamica di quanto accaduto, mirando ad avere riscontri tecnici più accurati.
