Gela. La cifra complessiva tocca i 4 milioni di euro. Tanto Enimed dovrebbe versare nelle casse del municipio a titolo di Imu e Tasi per gli anni 2016, 2017 e 2018. La multinazionale, attraverso i propri legali, da alcuni mesi si è rivolta alla Commissione tributaria provinciale di Caltanissetta, dopo aver impugnato gli avvisi di accertamento. Contesta la legittimità dei pagamenti, dovuti in relazione alle strutture produttive presenti in città, comprese le piattaforme. Due anni fa, quando in Comune c’era ancora la giunta Messinese, si arrivò ad una transazione che consentì al municipio di incassare circa 7 milioni di euro, ma rinunciando ai ricorsi presentati in Cassazione e agli interessi maturati per mancati pagamenti che risalivano anche al periodo 2002-2003. Adesso, si profila una nuova vicenda giudiziaria, dato che l’amministrazione comunale ha deciso di costituirsi nel procedimento tributario. L’incarico probabilmente verrà affidato ad un legale, esperto di giudizi di questo tipo. In base a quanto indicato nel provvedimento che autorizza la costituzione del municipio, Enimed dovrebbe versare a titolo di Imu 1.240,000 euro per anno e 135 mila euro ad anno di Tasi. Un complessivo che tocca i 4 milioni di euro.
Una diatriba giudiziaria che arriva mentre il sindaco Lucio Greco ha da tempo avviato un confronto con l’azienda, chiedendo anche che contribuisca alla fase di ripresa economica dopo l’emergenza sanitaria. Le interlocuzioni, ufficiali e non, sono in atto da tempo ma il Comune pare non voglia rinunciare a somme che in un periodo così critico sarebbero probabilmente decisive, anche per le casse dell’ente.