Gela. Il tavolo che il sindaco Lucio Greco aveva convocato la scorsa settimana, per cercare di arrivare ad una posizione condivisa sull’impianto rifiuti, annunciato dalla Regione, non è andato a buon fine. Pochi esponenti di maggioranza hanno risposto all’invito del primo cittadino. Anche la richiesta di monotematico sul tema, preannunciata dai gruppi civici, è rimasta in stand by. La questione, che già divide più fronti, in aula consiliare approderà comunque. La grillina Virginia Farruggia sta per depositare una richiesta. Il consigliere comunale pentastellato considera molto importante analizzare pubblicamente tutti gli aspetti di un progetto, che concentra un investimento da oltre 640 milioni di euro per trattare i rifiuti della Sicilia occidentale. Il coinvolgimento della città è tra gli obiettivi che la pentastellata si pone proprio con una discussione in consiglio comunale. I manager delle aziende che hanno presentato l’iniziativa escludono che si tratti di un termovalorizzatore, come invece spiegato dal presidente della Regione Nello Musumeci, che ha usato questa definizione quando ha annunciato che l’area locale era stata individuata per ospitarlo.
Il duello a distanza tra pro e contro è già in atto da qualche settimana. Il sindaco Lucio Greco e la sua giunta, che hanno incontrato i manager delle aziende, non si sono schierati per il no a prescindere, ma prima di tutto vogliono verificare i dati tecnici e i possibili impatti. Probabilmente, una seduta monotematica di consiglio comunale potrebbe consentire un dibattito, anche con esperti del settore. L’iniziativa la sta prendendo la grillina Farruggia, che fin dall’inizio è parsa molto dubbiosa sull’opportunità di un impianto da collocare in un’area che ancora oggi è tra i Sin nazionali, per tutte le conseguenze generate dall’industria pesante.