Gela. Sono tante le società del settore che attendono di poter avere il via libera della Regione per impianti agro-fotovoltaici, da realizzare in diverse aree del territorio locale. La gran parte delle istanze è al vaglio dei funzionari regionali e della commissione tecnica specialistica, anzitutto rispetto alla compatibilità ambientale. Per due progetti, in passato tra quelli proposti per la realizzazione, gli imprenditori sembrano intenzionati ad andare avanti. E’ il caso degli impianti fotovoltaici da realizzare in contrada Tenuzza. Uno, da 2.450 kw, è stato predisposto dalla “Solaer clean energy Italy 02”. L’altro, invece, da 4.900 kw, è della “Solaer clean energy Italy 03”. Le società, come è facilmente desumibile dalla denominazione, fanno riferimento alla stessa entità imprenditoriale, con sede legale a Milano. Sono state presentate le richieste per la realizzazione delle linee elettriche e delle strutture necessarie alla connessione con la rete nazionale. I lavori previsti vengono indicati con carattere di “urgenza, indifferibilità e pubblica utilità”. La documentazione è stata trasmessa agli uffici della Regione e a quelli del Genio civile di Caltanissetta.
La spinta sempre maggiore ad investire sull’agro-fotovoltaico pone però anche forti dubbi. Non sono mancati pareri negativi da parte della Riserva Biviere, che interviene nelle procedure per le aree vincolate. Il direttore, Emilio Giudice, ha più volte spiegato che impianti per la produzione di energia non possono trovare collocazione in aree destinate all’agricoltura. A fine aprile, gli uffici comunali hanno rilasciato la conformità urbanistica per un vasto progetto, da 87 Mw, in contrada Badia.