Gela. Gli impianti del ciclo rifiuti sono passati ufficialmente nella gestione della società “Impianti Srr”, controllata per intero dalla Srr4 e guidata dall’ingegnere palermitano Giovanna Picone. Questa mattina, a Timpazzo, c’è stato l’ingresso del nuovo corso. L’ingegnere scelto dai vertici della Srr ha condotto la fase di transizione, che l’ha portata a raccogliere il testimone dall’Ato Cl2 in liquidazione, che fino ad oggi ha portato avanti l’intero sistema dell’impiantisca e della gestione rifiuti sul territorio. Picone si è affidata all’ingegnere Salvatore Parlatore. Il nuovo responsabile tecnico, che ha una lunga esperienza nel settore dell’impiantistica rifiuti, per un breve periodo è stato anche assessore della giunta comunale grillina di Bagheria. Questa mattina, a Timpazzo c’era il presidente della Srr, il sindaco di Riesi Salvatore Chiantia, che in questo periodo ha seguito l’iter del passaggio, necessario anche per adeguarsi alla normativa regionale in materia. Picone, tra le altre cose, ha annunciato nuovi interventi tecnici sull’impianto di trattamento meccanico biologico, in attesa di avere a disposizione anche la nuova vasca della discarica, i cui lavori sono condotti dalla Nurovi. Anche il nuovo corso a Timpazzo è consapevole che il sito è allo stato uno dei più importanti dell’intera isola, almeno sul piano dell’impiantistica pubblica. Arrivare alla realizzazione di altri sistemi dello stesso tipo non sarà un passaggio immediato, nonostante l’emergenza costante che in Sicilia ha sempre contraddistinto il settore. Anche per questa ragione, il dipartimento regionale acqua e rifiuti ha autorizzato ventidue Comuni a conferire nel Tmb di Timpazzo. Si tratta di tutti i Comuni del territorio nisseno, sia dell’area sud che di quella nord, oltre a Piazza Armerina. E’ già un primo banco di prova per la tenuta dell’impiantistica di Timpazzo. “Sono in itinere nell’isola, grazie all’intervento sostitutivo e/o finanziario della Regione degli ultimi due anni, numerosi interventi per la progettazione e la realizzazione di impianti pubblici di trattamento di rsu e di discarica e che, tuttavia, tali interventi necessitano per la messa in esercizio dei necessari tempi tecnici per l’espletamento delle complesse procedure di localizzazione, progettazione, valutazione di incidenza ed autorizzazione ambientale, verifica e validazione, approvazione, finanziamento, appalto, costruzione, collaudo e verifica, agibilità – si legge nel provvedimento della Regione – tali nuovi impianti pubblici, specie quelli del bacino della Sicilia Orientale, non possono essere avviati all’esercizio entro l’anno ma, cosi come verificato ed accertato per gli impianti già avviati e realizzati pur con poteri straordinari e in contesto emergenziale, solamente nei prossimi anni”.
L’ingegnere Picone, non a caso, ha parlato della possibilità che Palermo decida di aumentare la capacità di abbancamento del sito di Timpazzo. Giornalmente, si prevede che il Tmb tratti 166 tonnellate di rifiuti. Allo stesso tempo, la Regione ha diffidato tutti i Comuni che conferiranno nel Tmb, compreso quello di Gela. “Tutti i Comuni conferitori sono diffidati a ridurre i quantitativi di rifiuto indifferenziato, incrementando la raccolta differenziata fino alla percentuale del 65% – si legge ancora nel provvedimento del dipartimento acqua e rifiuti – così come imposto dalla legge, ribadendo altresì le responsabilità dei Comuni inadempienti per gli effetti conseguenti al mancato raggiungimento di tale obiettivo minimo di raccolta differenziata”. Il messaggio è piuttosto chiaro e vale anche per l’amministrazione comunale che in questi giorni si trova ad affrontare il nodo dell’assessorato all’ambiente, fino ad ora tra le deleghe della dem Grazia Robilatte, che però ha presentato le proprie dimissioni alla segreteria del partito.