Gela. Cercò di disfarsi dell’eroina, gettando un involucro
dal finestrino dell’Audi sulla quale viaggiava, insieme ad un altro uomo.
L’auto bloccata dai carabinieri. I carabinieri, però, stavano già seguendo quell’auto, che venne fermata a ridosso di Macchitella. A processo, per quei fatti, è finito Salvatore Stamilla. I militari, dopo il fermo, effettuarono una perquisizione in alcuni immobili nella sua disponibilità, trovando altra eroina. Difeso dall’avvocato Salvo Macrì, Stamilla è finito a processo davanti al giudice Tiziana Landoni. A ricostruire quanto accaduto al momento del fermo, sono stati due carabinieri che parteciparono alle attività. “Cercarono di eludere il posto di blocco – ha spiegato uno dei militari – riuscimmo però a fermare subito la loro auto”.
I carabinieri hanno confermato che Stamilla, accortosi del posto di blocco, cercò di disfarsi dell’involucro con la droga. In base a quanto ricostruito dagli investigatori, l’eroina era stata acquistata nel palermitano e poteva essere immessa tra le piazze di spaccio della città. La difesa dell’imputato, però, ha più volte ribadito che quella droga era destinata solo al consumo personale. Stamilla, da tempo, farebbe uso di eroina. “Più volte, in passato – hanno confermato i carabinieri sentiti in aula – Stamilla è stato fermato con l’eroina, aveva già subito arresti. Ci ha spiegato di far uso di droga”. Altri testimoni verranno sentiti a gennaio. Per gli stessi fatti, anche l’uomo alla guida dell’Audi è già stato condannato.