Il tesoro gelese che custodisce secoli di fede, leggende ed una curiosità sorprendente

La Chiesa di San Francesco di Paola a Gela rivela un intreccio di fede, storia e architettura che racconta l’anima della città.

A cura di Redazione
14 settembre 2025 15:00
Il tesoro gelese che custodisce secoli di fede, leggende ed una curiosità sorprendente  - Foto: Io'_81/Wikipedia
Foto: Io'_81/Wikipedia
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Nel cuore di Gela, lungo la via che un tempo univa il centro cittadino con il mare, sorge la Chiesa di San Francesco di Paola, una delle testimonianze più significative della devozione popolare e dell’arte sacra della città. La sua fondazione risale alla prima metà del XVIII secolo, in un contesto storico in cui la città era in piena trasformazione urbanistica e spirituale. Dedicata al santo calabrese Francesco di Paola, fondatore dei Minimi e invocato come protettore della gente comune e dei marinai, la chiesa è divenuta presto un punto di riferimento non solo religioso ma anche sociale per generazioni di gelesi.

Architettura tra barocco e classicismo

L’edificio si presenta con una facciata barocca settecentesca, che accoglie il visitatore con linee sobrie ma eleganti, arricchite da cornici e volute decorative. L’interno, a navata unica, custodisce altari laterali in marmi policromi, tele devozionali e una cappella dedicata al santo con la statua lignea che ogni anno viene portata in processione. Le decorazioni, seppur meno opulente rispetto a quelle delle grandi cattedrali siciliane, riflettono uno stile sobrio ma al tempo stesso raffinato, capace di trasmettere l’intensità della fede popolare. Nei secoli, la chiesa ha conosciuto restauri e rifacimenti che ne hanno preservato l’impianto originario, rendendola uno dei luoghi simbolo della spiritualità gelese.

Un simbolo di identità cittadina

La Chiesa di San Francesco di Paola è oggi considerata una parte imprescindibile del patrimonio culturale di Gela. La sua posizione centrale, la connessione con la storia urbanistica della città e la costante devozione dei fedeli hanno fatto sì che diventasse un vero e proprio polo identitario. Non è solo un edificio religioso, ma un punto di aggregazione che continua a raccontare, pietra dopo pietra, la storia di una comunità che attraverso i secoli ha trovato in questo luogo un rifugio spirituale e un simbolo di appartenenza.

Curiosità

Lo sapevi? La chiesa è conosciuta a Gela anche per la sua cripta sotterranea, un ambiente suggestivo e poco noto, che un tempo ospitava sepolture e oggi resta una delle parti più misteriose dell’edificio.

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