Gela. Tutti convocati davanti al sindaco Domenico Messinese per fare il punto della situazione dopo il vertice al ministero dello sviluppo economico sul protocollo Eni.
Il sindaco convoca le parti. Capigruppo consiliari, sindacati e presidente del civico consesso hanno ricevuto una richiesta ufficiale dal primo cittadino. A questo punto, è a rischio il consiglio comunale monotematico richiesto e ottenuto, per domani sera, dai lavoratori dell’indotto? “Per il momento – dice il primo cittadino – rimane in standby. Faremo il punto della situazione durante la riunione fissata per domani mattina”. Il presidente del consiglio Alessandra Ascia, però, non sembra aver gradito la missiva arrivata sul suo tavolo. “Il consiglio comunale già convocato sul caso Eni per domani rimane confermato – dice – dopo la riunione, i capigruppo decideranno a maggioranza se andare in aula oppure no”.
I timori degli operai dell’indotto. La lettera del sindaco è arrivata nelle scorse ore dopo il suo rientro dalle trasferte romane e palermitane, tutte legate ad impegni istituzionali. “In realtà – dice – non ero stato informato della convocazione di un consiglio monotematico sul caso Eni. Intanto, riferiremo nel corso della riunione già convocata”. I lavoratori dell’indotto Eni avevano protestato in aula consiliare nel corso della seduta di question time, temendo per la sorte degli ammortizzatori sociali previsti nel protocollo dello scorso novembre. Era stata il presidente Alessandra Ascia a disporre la convocazione di un consiglio urgente sul caso.