Il “serpente ligneo” di Maurizio Russo alla quadriennale “made in Sicily” al “Civico 111”

 
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Nella foto grande: Maurizio Russo e la sua scultura a serpente "From the sea".

Gela. Nel “Padiglione Off” della galleria d’arte “Civico 111” è esposta “From the sea”, l’ultima scultura in ordine di tempo dell’artista Maurizio Russo. “Era un legno spiaggiato molto particolare – racconta Maurizio Russo – Ho subito notato la strana forma che ricorda un serpente in posizione di attacco. Mi sono limitato ad esaltarne le forme modellando e aggiungendo sabbia di mare impastata con resine e foglie simil oro. Una tecnica – aggiunge l’artista gelese – che mi ha permesso di evidenziare un lungo serpente nelle forme naturali del legno”. “From the sea” è una lampada artigianale unica al mondo, alta 160 centimetri e sorretta da una base marmorea. Alla sua estremità l’artista gelese, notato in epoca covid da Antonio Presti, ha appeso una lanterna spinta verso il basso dalla gravità. Lungo il “serpente artistico” sono stati inseriti due leggere allacciature con filo di canapa, quasi a dominare le forme dell’imponente scultura.

L’opera è stata realizzata appositamente per “Abbiamo tutto Manca il resto”, la mostra evento di “Ué – Eventi Urbani” e Farm Cultural Park inaugurata da Roberto Collodoro, lo scorso 22 giugno, nei nuovi locali “Padiglione Off” di ampliamento di “Civico 111”, in via Senatore Damaggio.

L’evento artistico è inserito nella quadriennale transdisciplinare dedicata alla Sicilia ideata e promossa da Farm Cultural Park. In città, oltre alla scultura di Maurizio Russo, sono esposte le opere di: Giovanni Iudice, Alessandro Iudici, Loste, Ligama, Fortunato Pepe, Igor Scalisi Palminteri, Nino Carlotta, Fabio Cafà e le installazioni di Rocco Cuvato, Frame Garage, Luigi Giocolano e Nuccio Chirdo. Le aree espositive esaltano la sicilianità mentre dal terrazzo si scorge la cupola della chiesa Madre.

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