Il saluto romano in piazza Martiri della Libertà, sei neofasciti di Forza Nuova a processo: il Ministero dell'Interno sarà parte civile

Gela. Il saluto fascista in piazza Martiri della Libertà, dove nel febbraio di due anni fa, un gruppo di esponenti neofascisti di Forza Nuova si era dato appuntamento per commemorare le vittime del...

12 dicembre 2017 22:06
Il saluto romano in piazza Martiri della Libertà, sei neofasciti di Forza Nuova a processo: il Ministero dell'Interno sarà parte civile - La manifestazione in piazza Martiri della Libertà
La manifestazione in piazza Martiri della Libertà
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Gela. Il saluto fascista in piazza Martiri della Libertà, dove nel febbraio

di due anni fa, un gruppo di esponenti neofascisti di Forza Nuova si era dato appuntamento per commemorare le vittime delle Foibe.
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La manifestazione di Forza Nuova. In sei sono finiti a processo, davanti al giudice Silvia Passanisi. Per i pm della procura, l’ipotesi d’accusa è quella di apologia di fascismo. Contestazioni che vengono mosse sia ad esponenti locali del movimento neofascista sia ai vertici regionali, compreso il neo coordinatore siciliano Giuseppe Bonanno Conti. Insieme a lui, anche Ivan Aliotta, Salvatore Rovello, Giuseppe Provenzale, Luigi Adorni e Monica Grillo. Il Ministero dell’interno, con il legale Giuseppe Laspina dell’Avvocatura dello Stato, ha già preannunciato la costituzione di parte civile. Nel febbraio di due anni fa, Forza Nuova scelse proprio Gela per organizzare la manifestazione regionale in commemorazione delle vittime delle Foibe.
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Il corteo, composto da una cinquantina di attivisti, partì da piazza Roma per arrivare in piazza Martiri della Libertà. Davanti al monumento celebrativo, venne immortalato il saluto romano di diversi presenti, che adesso sono chiamati a rispondere alle accuse. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Guglielmo Piazza, Sergio Calcamo, Rosario Prudenti, Maria Ricotta ed Enrico Sanseverino.
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Il dibattimento si aprirà, probabilmente, a giugno, a causa di una mancata notifica ad uno dei legali di difesa, accertato anche dal pm Tiziana Di Pietro.

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