Il rogo di via Novara, l’ispettore dei vigili del fuoco: “L’autoscala ferma solo per pochi minuti”

 
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Gela. “L’autoscala si è bloccata, succede con i mezzi elettronici. L’operatore è riuscito a liberarla con una manovra. Quei due-quattro minuti poco sarebbero serviti a salvare la malcapitata che era già avvolta dalle fiamme”. “Abbiamo tanti problemi ma operiamo con professionalità”. Con queste parole Salvatore Lauricella, ispettore antincendio del Vigili del fuoco, conferma i disagi riscontrati durante le inutili operazioni di soccorso della casalinga trentanovenne, Concetta Legname. Quello del blocco della scala meccanica è solo uno dei problemi accusati anche dai residenti che avrebbero potuto sfogare la loro rabbia contro gli incolpevoli operatori del corpo dei Vigili del fuoco che hanno lavorato ininterrottamente per oltre sei ore. Lo stesso ispettore conferma che “l’autoscala è un mezzo di 15 metri e per nulla agile – aggiunge – Ha avuto difficoltà a recarsi sul posto”. L’intervento prolungato è stato sufficiente a mettere in evidenza in quali condizioni sono costretti a operare i vigili del fuoco. I manicotti utilizzati dai coraggiosi pompieri hanno letteralmente fatto acqua da tutte le parti tanto da rivelarsi indispensabile sollecitare l’intervento di un’autobotte per garantire una maggiore risorsa idrica ai mezzi di soccorso. Non è stato possibile nemmeno usare il telone di salvataggio “perché in Sicilia ne esistono solo tre – ammette l’ispettore Lauricella – Sono dislocati a Caltanissetta, Palermo e Catania. Noi dobbiamo garantire le emergenze nella zona di Agrigento, Caltanissetta, Enna e nei vari distaccamenti. Di certo non ci sarebbero stati i tempi tecnici per sollecitare l’arrivo di un telone di salvataggio. Avrebbe impiegato almeno un’ora perché da Caltanissetta viene trainato con un fuoristrada. Sarebbe stato perfettamente inutile portarlo, altrimenti lo avremmo richiesto”. Dalle prime indiscrezioni pare che la vittima non abbia collaborato con i soccorritori. “Quando noi siamo giunti sul posto abbiamo visto solo una colonna di fumo nero – conclude l’ispettore Luricella – un vasto incendio, confusione e panico. Ho parlato col caposquadra che sostiene di non avere visto la povera vittima che probabilmente era già cadavere. Si sono adoperati subito, nonostante il piccolo problema con l’autoscala, buttando acqua per il raffreddamento dell’abitazione. Tutto è stato fatto nella maniera più tecnica possibile”.

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