Il reperto del guerriero | Nel museo di Gela si trova un oggetto storico sorprendente

Scopri l’elmo calcidico di Gela: un reperto guerriero meglio conservato di 2.500 anni fa, intreccio tra guerra, fede e mistero.

A cura di Redazione
30 giugno 2025 15:00
Il reperto del guerriero | Nel museo di Gela si trova un oggetto storico sorprendente - Foto: Wendelin Boeheim/Wikipedia
Foto: Wendelin Boeheim/Wikipedia
Condividi

Il reperto

Nel Museo Archeologico Regionale di Gela, un reperto sorprendente cattura immediatamente l’attenzione dei visitatori: un elmo calcidico in bronzo, risalente al VI‑V secolo a.C., ritrovato integro vicino all’acropoli. Questo casco, di fattura raffinata e dal design inconfondibile, testimonia le influenze greche di Magna Grecia e l’arte guerriera che si diffuse nel Mediterraneo antico. Il reperto è stato oggetto di studi approfonditi, e rappresenta uno dei pochi esempi conservati di questo tipo, classificato tipologicamente tra gli elmi “corinzi” più tardi e dalla silhouette più aperta.

Storia, tipologia e significato

L’elmo calcidico si distingue per la calotta leggera, i paraguancia semicircolari, l’assenza del “paranaso” e il campo visivo amplificato, caratteristiche che lo rendono un’evoluzione versatile del modello corinzio. Il reperto gelese spicca per la lama di rinforzo frontale e le ammaccature laterali, sintomo dei colpi subiti, probabilmente durante saccheggi o battaglie, e poi consacrato come offerta votiva in un santuario (probabilmente dedicato ad Athena Lindia, protettrice della polis). Tale contesto rituale suggerisce che l’elmo potesse appartenere a un guerriero di alto rango o essere un dono votivo di grande valore simbolico.

All’interno della collezione del museo, è uno dei circa 4.000 reperti che raccontano la storia di Gela antica, dalla preistoria all’età medievale, con materiali provenienti da necropoli, templi e dal relitto della nave di Bosco Littorio. Il casco si distingue come un emblema non solo della componente militare, ma anche religiosa e simbolica nella cultura gelese.

Curiosità

Un dettaglio affascinante: secondo l’iscrizione sull’elmo potrebbe esserci inciso il nome “ESIL", forse riferibile al guerriero o al dedicatario Arkesilas. Alcuni studiosi credono che un caschetto simile fosse esposto a Olimpia come ex‑voto, un segno che il guerriero di Gela era connesso ai contesti religiosi pan‑ellenici

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela