Il regolamento sulla differenziata non passa, ancora un rinvio: alta tensione in aula

 
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Gela. Il regolamento sulla raccolta differenziata sembra destinato, almeno per ora, a non essere approvato dall’aula consiliare. L’ordinanza va ritirata”. Slitta nuovamente, infatti, il sì dei consiglieri ad un provvedimento, peraltro, chiesto dai funzionari della Regione. Alla fine, è passata la proposta di un rinvio al prossimo giovedì. L’amministrazione comunale, però, deve ritirare la “provocazione” dell’ordinanza appena firmata dal sindaco Domenico Messinese. Si tratta del provvedimento che, dall’8 agosto, prevede anche modifiche alle fasce di raccolta porta a porta. “Il sindaco non può svilire il lavoro svolto da tre diverse commissioni consiliari”. Questo, all’unisono, il messaggio arrivato dai banchi d’aula. Il democratico Giuseppe Ventura, gli esponenti del Polo Civico Guido Siragusa e Sandra Bennici, l’indipendente Carmelo Casano ma anche il capogruppo della Lista Musumeci Vincenzo Cascino e il forzista Salvatore Scerra, tutti fermi nel chiedere un passo indietro al sindaco. L’ordinanza, risalente a qualche giorno fa, ma resa pubblica in aula dai consiglieri del Movimento cinque stelle, va sostanzialmente a prevedere una serie di misure che i consiglieri avevano già proposto, attraverso il maxi emendamento delle commissioni affari generali, bilancio e ambiente. “Non rinviamo ma votiamo – ha detto invece il grillino Simone Morgana – solo in questo modo renderemo inefficace un’ordinanza che non ha alcuna condizione di legittimità”. Alla fine, però, è passata la scelta di rinviare. Tra i nodi da risolvere, quello delle esenzioni e dei bonus in favore delle famiglie virtuose nel differenziare e dei nuclei in difficoltà economica. “Vorremo capire – hanno detto diversi consiglieri – come mai rispetto alle esenzioni e ai bonus, previsti nel nostro emendamento, si pongono questioni di tenuta contabile mentre nulla viene detto su quanto previsto nella recente ordinanza del sindaco”. Il democratico Giuseppe Ventura è stato piuttosto chiaro, “è arrivato il momento che questo consiglio comunale alzi la testa e si faccia rispettare anche dal sindaco e dalla sua giunta”.

Casano contro la giunta. Già all’inizio del dibattito, comunque, non sono mancate le scintille. Carmelo Casano ha attaccato frontalmente l’amministrazione comunale, presente in aula con il solo assessore Fabrizio Morello. “Vi abbiamo chiesto un intervento straordinario di pulizia della città e non lo avete fatto – ha detto – abbiamo sfiduciato l’assessore Eugenio Catania e il sindaco, per tutta risposta, gli ha garantito altre deleghe. A questo punto, cosa ci sta a fare il consiglio comunale?”. Davanti alla protesta di Casano, la seduta è stata interrotta. Molti consiglieri, infatti, hanno scelto di lasciare l’aula come forma di protesta.

Tensione Bonura-Comandatore. Intanto, è proseguito lo scontro a distanza tra il vice presidente del consiglio comunale Maria Pingo, presidente di turno in aula, e il consigliere del Polo Civico Guido Siragusa. Il consigliere ha chiesto di conoscere le ragioni della sospensione della seduta dopo l’intervento di Carmelo Casano. Nella “lotta” a distanza tra i due si è inserita il capogruppo del Megafono Sara Bonura. “Sarebbe ora di finirla con queste pagliacciate – ha attaccato – molti consiglieri sono solo interessati ad avere visibilità personale e non hanno a cuore le sorti della città”. Il capogruppo del Megafono si è rivolta soprattutto a Carmelo Casano e Guido Siragusa. Parole grosse, però, sono volate tra la stessa Bonura e il consigliere della Lista Musumeci Anna Comandatore che ha chiesto alla collega “maggiore rispetto per l’aula”. Dopo diversi minuti di tensione, e un cartello ironico mostrato, la sfida si è placata. Morale della favola, se ne riparlerà ancora giovedì, dopo la terza seduta consecutiva andata a vuoto con all’ordine del giorno il regolamento sulla raccolta differenziata. 

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