"Il progetto con Scerra era di centrodestra", Trufolo: "Altrimenti non lo avremmo sostenuto"
Le parole odierne di Scerra non piacciono a un suo ex alleato, il riferimento nazionale dei Liberali, Grazio Trufolo
Gela. Come abbiamo riportato, l'ex candidato a sindaco Salvatore Scerra, dopo un lungo silenzio pubblico, oggi si è tirato fuori “dalla mischia delle regionali e dei partiti”, ribadendo che la sua scelta “è la città” e il patto con il sindaco Di Stefano, “per risollevarla”. Scerra ha messo un confine netto principalmente rispetto alla dimensione a lui politicamente più consona, quella del centrodestra, che un anno fa preferì puntare sull'ingegnere Grazia Cosentino. L'ex consigliere comunale invece si mise alla testa di un fronte alternativo, sempre di estrazione centrodestra ma in rotta con i partiti ufficiali. Le parole odierne di Scerra non piacciono a un suo ex alleato, il riferimento nazionale dei Liberali, Grazio Trufolo. Quello liberale, un anno fa, fu un risultato decisamente al ribasso, al primo turno, e il gruppo optò poi per il sostegno al centrodestra ufficiale, rivedendosi in quest'area sconfitta al ballottaggio dalla coalizione di Di Stefano. “Condivido la sua affermazione di impegno a favore della città. Mi permetto di fargli notare che anche i partiti di opposizione, il mio compreso, sono impegnati a dare il proprio contributo facendo arrivare in città non poche risorse regionali. Quello che il Partito Liberale non può assolutamente condividere – dice Trufolo riferendosi a Scerra – è la valutazione sul progetto che prevedeva la candidatura proprio di Scerra a sindaco. Non è vero che non fosse un progetto di centrodestra, progetto per il quale il Partito Liberale è stato, assieme all'onorevole Federico, protagonista e promotore. Mi piace ricordare, qualora Scerra se ne fosse dimenticato, che più volte in campagna elettorale dichiaravano che il nostro era un progetto di centrodestra, che non eravamo fuori dai partiti ma eravamo partiti e non civici ma alternativi ai civici. Noi contestavamo i dirigenti regionali e nazionali dei partiti di centrodestra per le modalità adottate nell'individuazione del candidato sindaco da proporre ai cittadini. Scelta che non veniva fatta in città ma calata dall'alto. È finita come tutti sappiamo ma il risultato ottenuto è stato ottimo. Il progetto ha superato abbondantemente gli ottomila voti di lista”. Trufolo, al di là dei rimandi personali verso Scerra, aggiunge che “se il Partito Liberale avesse avuto la sensazione della sua leggerezza nel passare dal centrodestra al campo largo, certamente non avrebbe lavorato per la sua candidatura a sindaco”. Per l'esponente liberale, Scerra “sta tradendo i suoi elettori”.
In foto Grazio Trufolo
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