Gela. Sembra volgere verso una soluzione complessiva la vicenda degli operai della Turco Costruzioni. Questa mattina, davanti al prefetto di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta, sindacati, imprenditori e manager Eni hanno raggiunto un’intesa. Le aziende, sostenute da Sicindustria e Legacoop, hanno confermato la possibilità di assorbire i trentasei licenziati (ma non sono ancora chiare le modalità delle eventuali assunzioni). Il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano hanno chiesto di mettere fine alla protesta e ai presidi che peserebbero “sull’appetibilità” del sito produttivo locale. La giunta ha aperto alla possibilità di impiegare gli edili in esubero nei cantieri da avviare con i soldi del Patto per la Sicilia e con quelli delle compensazioni Eni (sempre che partano).
A questo punto, spetta ai lavoratori decidere. A breve, si riuniranno in assemblea. Se gli impegni assunti in prefettura venissero ritenuti validi, anche i presidi stradali verrebbero rimossi definitivamente. I manager di Turco hanno confermato l’intenzione di completare tutti i pagamenti arretrati. Gli operai, tra pochi minuti, incontreranno i sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.