Il porto rifugio è insabbiato ma l’Europa finanzia le auto elettriche per percorrerlo

 
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Gela. Anche la città è riuscita a usufruire dei fondi per migliorare l’efficienza energetica e per la riduzione delle emissioni di CO2 nei porti. Sono stati acquistati cinque veicoli a motorizzazione elettrica

nell’ambito del progetto Port Pvev, inserito nel programma 2007-2013 di cooperazione transfrontaliera Italia-Malta che vede impegnate le città marinare di La Valletta, Catania e Gela. Peccato che le tre strutture portuali indicate nel sito ufficiale del progetto siano attualmente inutilizzabili.
Il porticciolo è insabbiato mentre il pontile sbarcatoio, dopo l’intervento di riqualificazione effettuato lo scorso anno grazie ai fondi regionali della Protezione civile, è stato dichiarato inagibile ai fini dell’attracco di imbarcazioni.
L’altro porto, quello relativo alla diga Foranea, è in uso alla sola attività industriale della Raffineria ferma per il blocco dell’attività produttiva. Tra gli obiettivi del progetto sono previsti una serie di studi di fattibilità volti a verificare la possibilità di approvvigionare le imbarcazioni attraccate in porto per mezzo di energia verde prodotta da infrastrutture fotovoltaiche installate nelle aree portuali, le quali potranno altresì fornire l’energia necessaria al funzionamento dei macchinari elettrici adibiti alla movimentazione delle merci in banchina.
“L’amministrazione comunale sta procedendo nello sviluppo del Piano locale di portualità sostenibile – assicura il sindaco Angelo Fasulo – che vede nella dotazione dei veicoli elettrici e dei relativi punti di ricarica, un primo risultato concreto. Oltre a valutare la fattibilità delle azioni previste dal progetto e darne piena attuazione, il piano servirà da indirizzo per le future politiche di decarbonizzazione dell’area portuale suscettibili di produrre effetti duraturi e sostenibili anche a progetto concluso. I veicoli, motorizzati con propulsori elettrici, due “Zoe Life” per il trasporto di persone e tre Kangoo per il trasporto misto persone-merci, sono attesi entro la fine dell’anno. Serviranno al personale autorizzato del Comune per lo svolgimento delle attività operative in prossimità dell’area portuale. L’iniziativa s’inserisce nel più ampio quadro delle politiche di valorizzazione e sviluppo del territorio promosse dall’amministrazione gelese, tra cui spiccano i lavori di riqualificazione ed ampliamento del lungomare nel tratto compreso tra la rotonda di via Borsellino ed il pontile sbarcatoio”.
L’anno scorso era stato il governatore Rosario Crocetta ha parlare dello sviluppo economico tramite collegamenti marittimi, annunciando gli attracchi degli aliscafi della Ustica Lines dal pontile sbarcatoio e l’avvio dei collegamenti con Malta e la Tunisia. Dopo le promesse, purtroppo, lo stesso pontile è accessibile ai soli pedoni.

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