Gela. La crisi di tutti i servizi correlati alla fabbrica Eni di contrada Piana del Signore sembra senza fine.
Il servizio va ridimensionato. Adesso, sono 24 operatori del servizio antincendio al porto isola a rischiare. La società siracusana Archimede deve rivedere la portata del servizio, anche in relazione alla riduzione delle attività nell’area del porto isola. Così, il personale andrebbe ridimensionato. In totale, sono 49 gli operatori e quasi la metà rischia la riduzione delle ore lavorative. Per questa ragione, i sindacalisti di Cgil e Uil, Pino Lombardo e Nicola Calabrese, hanno chiesto un incontro immediato al comandante della capitaneria di porto Pietro Carosia. Già questa mattina, gli operatori hanno organizzato un sit in davanti gli uffici della stessa capitaneria. Nelle scorse settimane, invece, erano stati gli operatori del servizio antinquinamento a subire tagli, con l’addio al servizio del gruppo Eureco. Dalla capitaneria di porto arrivano le prime rassicurazioni ma con il calo delle attività non è certo il mantenimento di tutti gli operatori. Il contratto di Archimede dovrebbe scadere a fine marzo.