Il poliziotto che scortò Falcone e l’editore coraggioso, “passi importanti contro mafia”

 
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L'incontro organizzato dall'antiracket

Gela. Due testimoni di legalità, impegnati ogni giorno “sul campo” per condividere un messaggio preciso: la mafia si batte insieme, contrastando l’omertà e le paure con il coraggio e la voglia di cambiare. Angelo Corbo e Domenico Bilotta hanno incontrato una rappresentanza degli associati della FAI Antiracket Gela, associazione “G. Giordano”, e i professionisti del Progetto Pon Legalità “Sostegno Attivo”. Corbo, oggi ispettore capo in quiescenza della Polizia di Stato, è sopravvissuto alla strage di Capaci di cui si celebra il trentennale: era parte della scorta del giudice Giovanni Falcone. L’editore Bilotta è invece responsabile nazionale scuola della Fondazione che porta il nome del giudice Antonino Caponnetto, che per sei anni guidò il Pool antimafia. L’incontro, svolto nella sede della FAI Antiracket Gela, ha rappresentato un’occasione importante per riflettere sui progressi compiuti nella nostra terra nella lotta al racket. “Un piacere essere stato qui – ha detto Angelo Corbo – per sostenere la gente che si è ribellata al pizzo. A loro un appoggio morale sincero per continuare ad andare avanti su questa scia. In Sicilia le cose sono cambiate, dopo la morte di Libero Grassi anche gli adulti hanno capito che possono dire “No” alla mafia: una nuova consapevolezza confermata dalla presenza attiva delle associazioni antiracket, come accade a Gela”. “Importante esprimere solidarietà e sostegno alle iniziative di una terra che ha fatto tante cose positive – ha aggiunto Domenico Bilotta – in altri contesti come nella martoriata Calabria siamo lontani anni luce da queste realtà. In Sicilia si avverte il cambiamento, un “no” al pizzo e alla mafia che si nota anche nel mondo imprenditoriale”.

“Ascoltare le parole di Angelo Corbo e Domenico Bilotta – ha concluso Renzo Caponetti, presidente dell’associazione antiracket gelese – è per noi motivo di riflessione ma anche di orgoglio. Ancora oggi siamo pronti a dare il massimo, lo stare insieme e il lavoro nell’associazionismo ci porteranno a vincere questa battaglia e sconfiggere la mafia. È questa la nostra missione, il nostro impegno non si ferma”.

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