Gela. “Non c’è nessun accordo blindato. Ci sono, invece, tanti passaggi politici ancora da verificare. Non abbiamo mai contestato Di Cristina, continuiamo a criticare il metodo che lo ha portato alla segreteria”.
“Se le regole non cambiano…”. Giuseppe Licata, segretario del circolo Pd Gela Città, smorza i toni intorno alla presunta “pace” raggiunta in casa democratica. “Fino a quando non avremo la certezza che quelle metodologie politiche e quelle regole che hanno condotto alla segreteria di Peppe Di Cristina non verranno modificate – aggiunge – continueremo ad avere come riferimento il nostro segretario Fabio Collorà”. Chiara la posizione dell’esponente renziano, vicino all’ex sindaco Angelo Fasulo. Proprio Licata ha preso parte al vertice palermitano delle scorse ore che ha visto la presenza soprattutto del segretario regionale Fausto Raciti. Quindi, per le nozze ci sarà ancora da attendere.
La direzione cittadina convocata per venerdì. Intanto, per venerdì lo stesso Peppe Di Cristina ha già convocato una direzione cittadina del partito. Un confronto interno che dovrebbe servire a fare il punto dopo il vertice palermitano insieme, peraltro, al segretario provinciale Giuseppe Gallè. “Non rilascio dichiarazioni proprio per rispetto del partito e dell’importanza che attribuisco alla direzione cittadina – dice Di Cristina – in ogni caso, sono contento che i dirigenti regionali del partito abbiano dimostrato buonsenso. Non credo ci sia mai stato qualcuno che abbia messo in discussione la legittimità della mia elezione a segretario cittadino”. La “pace” passerebbe anche per una rivisitazione della compagine che attualmente forma la direzione locale del partito. Insomma, si andrebbe verso una rappresentanza percentuale equilibrata per i tre circoli locali. La regola madre sarebbe quella della quota di 1/3.
“Un’altra spaccatura? Acquisteremo una saldatrice per risolvere tutto!”. “Se il confronto e il dialogo si sono riaperti – dice il capogruppo del Pd in consiglio comunale Vincenzo Cirignotta – non può che farmi piacere. Ci sarò alla direzione cittadina insieme agli altri consiglieri del Pd che riconoscono la segreteria Di Cristina. E’ importante, però, che il confronto riparta nel rispetto dei ruoli di ognuno”. La crisi in casa democratica verrà superata con l’intercessione palermitana? Al momento, sembra prematuro dirlo. “Il Partito Democratico – conclude il componente della direzione cittadina Giacomo Gulizzi – è abituato alle divisioni interne e alle battaglie tra compagni di partito. Ritengo che con il dialogo tra le parti si possa risolvere anche questo scontro. Nel caso di una nuova spaccatura? A quel punto, saremo costretti ad acquistare una saldatrice e a raddrizzare nuovamente la situazione”.