Gela. Un’intera vita spesa per lo sport e per formare i giovani. Il professore Alessandro Urso, tra i nomi più importanti della pallavolo locale e regionale, se n’è andato, prematuramente, ormai cinque anni fa. Il suo ricordo, però, è rimasto indelebile. Collaboratori, atleti e allievi, ancora hanno impressi i suoi insegnamenti e portano avanti la loro attività, senza mai dimenticare quello che gli ha insegnato. La memoria rimarrà viva anche attraverso il pala-tenda a Macchitella. L’ottava commissione consiliare, sport, turismo e spettacolo, ha deliberato di intitolare la struttura comunale, usata soprattutto per il volley, proprio ad Urso. Il presidente della commissione Vincenzo Cascino ha voluto dare seguito alla richiesta, presentata dai rappresentanti dell’associazione sportiva “Pegasus”, che Urso contribuì a fondare. Il supporto alla richiesta è stato unanime. Oltre che da Cascino, il sì è arrivato dai componenti Sandra Bennici, Luigi Di Dio, Romina Morselli, Emanuele Alabiso, Davide Sincero e Gabriele Pellegrino.
I consiglieri, a loro volta, lanciano in questo modo un messaggio, in ricordo del coach, che fu anche allenatore della rappresentativa giovanile siciliana di volley. Il presidente della “Pegasus”, Giovanni Blanco, e gli altri componenti dell’associazione, insieme agli atleti, continueranno a lavorare nel ricordo di coach Urso, che era anche docente di educazione fisica, alla “Mattei”.
